Dopo cinque mesi senza successi il Bellinzona vuole invertire la rotta a Thun. Mihajlovic: ‘Una squadra forte offensivamente, che però possiamo battere’
Per il Bellinzona la pausa nazionale è ormai finita, visto che domani i granata sono impegnati sul campo del Thun. A cosa sia servita questa pausa lo spiega il capitano Dragan Mihajlovic: «Abbiamo cercato innanzitutto di lavorare tranquilli e uniti, per ritrovare serenità, poi abbiamo sviluppato qualche concetto tattico che porteremo da qui alla fine del campionato. È stato un piccolo ritiro che ci ha aiutato a stare insieme ed è servito a capire cosa ci può portare avanti, come gruppo. Ci ha fatto bene, soprattutto per il team building – visto che abbiamo potuto vivere dei buoni momenti assieme –, ma anche sotto l’aspetto fisico».
C’è inoltre stato spazio per un’amichevole contro il Lucerna, persa 5-0 e segnata dalle espulsioni del lucernese Simani e del ticinese Romero, entrambi puniti dalla Sfl con quattro giornate di squalifica… «Le indicazioni sono però positive, perché secondo me nel primo tempo abbiamo disputato un’ottima gara (alla pausa del resto si è arrivati a reti inviolate, ndr), poi quei due cartellini rossi hanno influito sul gioco del secondo tempo, durante il quale oltretutto ci sono stati numerosi cambi. Ma l’atteggiamento del primo tempo è stato molto buono».
Adesso si ritorna a calcare i campi della Challenge League, iniziando dal sintetico della Stockhorn Arena di Thun. I bernesi di Mister Lustrinelli sono imbattuti da sette giornate e si trovano attualmente in quinta posizione a -5 dalla zona spareggio. I due precedenti parlano di un pareggio 1-1 nell’Oberland bernese e di una vittoria ospite per 3-1 al Comunale. «Il Thun si è ricompattato e sta ottenendo buoni risultati. Inoltre conosco bene “Lustri”, essendo stati compagni di squadra, so che è uno che guarda molto alla fase offensiva e richiede molto pressing. La sua è una squadra giovane, che crea molte occasioni e ti mette in difficoltà. Soprattutto sul suo campo non è una squadra facile, ma noi abbiamo assolutamente bisogno di punti per la classifica, per cui andremo per fare il nostro meglio e possibilmente portare a casa la vittoria. Sappiamo che in Challenge League si può vincere contro chiunque e ciò è positivo per noi, perché sappiamo che possiamo andare a fare punti su ogni campo, poi ci saranno delle volte che andrà bene e altre no. Ma in questo momento non possiamo fare troppi ragionamenti, concentrandoci su ciò che ci aspetta nei prossimi novanta minuti».
Trovare la via del gol con maggiore continuità (due soli gol segnati nelle ultime quattro giornate, mentre l’ultima partita con più di un gol all’attivo risale al 30 ottobre nel 2-0 rifilato al Vaduz, che corrisponde peraltro all'ultima vittoria ottenuta). «Dobbiamo ritrovare la vena realizzativa, ci abbiamo lavorato, anche da questo punto di vista il ritiro ci è servito, poiché abbiamo potuto provare delle soluzioni per attaccare più alti, ora dobbiamo cercare di rimanere tranquilli e di mettere i giocatori offensivi in condizione di poter calciare in porta e sicuramente quando arriveranno più conclusioni, segneremo anche di più».
Fino a novembre infatti il Bellinzona veleggiava su livelli quantomeno dignitosi, poi è però precipitato in una crisi di risultato, dalla quale non pare ancora essere uscito: «È sempre difficile trovare la problematica principale, direi che ne abbiamo diverse, ma le ultime partite hanno dimostrato che siamo una squadra viva che lotta. Anche se non ci ha portato alla vittoria, si è visto un cambio d’atteggiamento e di qualità. Poi aver cambiato spesso titolari e modulo, ci è forse costato qualche fatica in più rispetto ad altre squadre che hanno trovato la quadra fin da inizio stagione. Adesso però penso che stiamo ritrovando gli schemi giusti e tutti i nuovi acquisti si sono integrati bene; siamo sulla strada giusta per tornare alla vittoria».
Con un ulteriore passo falso però si metterebbe in maggiore difficoltà la posizione dell’allenatore Stefano Maccoppi… «Dobbiamo cercare di vincere prima di tutto per la maglia che portiamo e poi per aiutare lo staff e chi ci sta intorno. Onorare i colori che indossiamo, in particolar modo da bellinzonese, è ciò che mi preme maggiormente».
Questi giorni senza partite sono anche serviti per integrare al meglio l’ultimo arrivato, il difensore Valton Behrami: «Mi ha fatto una buona impressione, mi sembra un tipo applicato e ha buona gamba. Si è integrato molto bene e in prospettiva può fare una buona carriera, speriamo che le sue prestazioni possano essere d’aiuto». C’è già qualcuno che si è confuso e lo ha chiamato Valon? «Per ora no, ma effettivamente – aggiunge ridendo – il nome è simile».
Chi sta pure vivendo un buon momento è Tresor Samba, reduce dalla chiamata con la selezione U20: «È tornato dalla Nazionale e l’ho visto bene, è un ragazzo che ci può dare tanto, ultimamente si sta allenando bene e pure le prestazioni sono buone, spero che trovi la continuità che gli servirà, ma anche di testa mi sembra stia bene. Secondo me è un ragazzo che può fare una buona carriera e spero che noi potremo aiutarlo a fare qualche gol in più».