Dragan Mihajlovic, prima delle ultime tre partite del girone d'andata, vede un Bellinzona in netta crescita
Alla vigilia dell'impegnativa trasferta di Thun, dove i granata giocheranno contro i bernesi, secondi in classifica, domenica alle 14.15, facciamo il punto della situazione quando mancano tre turni dalla pausa invernale in compagnia di Dragan Mihajlovic, uomo e atleta di grande esperienza che sta attraversando un buon periodo di forma dopo un inizio di stagione un po' difficoltoso. «Fisicamente e moralmente ora mi sento bene», conferma il 32enne ticinese, centrocampista impiegato sempre più spesso in difesa. «Questa stagione ero partito purtroppo con un deficit di preparazione, dato che mi ero fatto male. Poi però ho recuperato e ho saputo ingranare. Giocando terzino – come sta succedendo ora – mi trovo bene, e nelle ultime partite sono davvero cresciuto. Il merito va anche al nuovo staff tecnico, che è molto professionale e mi ha aiutato molto a mettere benzina nelle gambe. E se poi riesco anche a segnare dei gol, come contro il Baden nell'ultimo turno, tanto meglio».
A crescere in effetti è stata anche l'intera squadra, che finalmente ha trovato la continuità e l'affidabilità di cui nelle prime giornate non si vedeva traccia.
Col nuovo staff, ripeto, tutto va meglio, e lo si è visto anche in campo, tranne per quel che riguarda la sconfitta che abbiamo subito contro il Sion. Comunque non siamo ancora dove meriteremmo di essere, abbiamo il potenziale per crescere ulteriormente. Dobbiamo cercare di continuare così, fornendo prestazioni come quella messa in campo contro il Baden. Cercheremo di fare punti contro ogni avversario, specie ovviamente contro quelli del nostro livello.
Il Thun che affronterete domani, però, classifica alla mano è nettamente più forte dell’Acb…
Certo, è una squadra con un’ottima continuità, in crescita già dall’anno scorso, è un gruppo attrezzatissimo per la Challenge League. E poi possiede giocatori come Koné, proveniente dall’Yverdon, che in questa categoria può fare la differenza. Inoltre, ovviamente hanno un tecnico come Mauro Lustrinelli, che conosce tutto e tutti, e che ha ulteriormente migliorato il gruppo della passata stagione. In casa, il Thun è sicuramente la squadra più temibile, e infatti sul suo campo noi abbiamo sempre fatto fatica.
Contro Xamax (al Comunale) e Vaduz (nel Principato), che saranno le ultime gare prima della pausa, sarà invece più semplice…
Sì, ma solo in teoria, perché noi ogni tanto diamo il meglio proprio contro le squadre più forti, come abbiamo visto in Coppa contro lo Zurigo. Difficile dunque fare previsioni. E ad ogni modo, noi non stiamo troppo a guardare contro chi conquistare punti, l’importante è riuscirci, giocando – come si usa dire – ogni partita come se fosse una finale.
Proviamo a fare una stima: quanti punti credi che potreste raccogliere nelle tre gare che mancano prima della fine del girone d'andata?
Io voglio vincere ogni partita, e mi pare che questa sia anche la mentalità del nostro staff tecnico. Poi ovviamente ogni tanto non è possibile fare i tre punti, anche se in qualche caso lo avremmo meritato, come a Wil – dove abbiamo tenuto sempre il pallino del gioco ma senza riuscire a concretizzare questa superiorità – o come contro il Sion, quando abbiamo addirittura perso pur non giocando per niente male. Se mettiamo in campo la giusta intensità, sono convinto che possiamo giocarcela con tutti.