Calcio

Schetino: ‘Lavorare duro, lavorare insieme’

Il nuovo centrocampista granata traccia un primo bilancio della sua esperienza in Svizzera e indica la ricetta per uscire dalla crisi di risultati

10 febbraio 2023
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Andrés Schetino, 29enne uruguagio, è l’ultima tessera aggiunta al mosaico dell’Acb. Giunto nella capitale due settimane fa, dice di essere stato accolto molto bene. «I compagni mi hanno fatto sentire a casa, tutti mi hanno aiutato, specie i miei connazionali. Ora resta da perfezionare la mia intesa con loro sul campo».

Senza squadra e senza gare ufficiali da ottobre, l’imponente centrocampista (190 cm) è già stato schierato titolare domenica scorsa, nella sfortunata gara di Wil. Sensazioni? «Non è stato semplice tornare in campo dopo così tanto tempo, ma sono felice di averlo fatto. Negli ultimi tempi mi sono allenato da solo in Uruguay, e non è come prepararsi in gruppo. Ci vuole sempre un po’ di tempo, in questi casi, per ritrovare la condizione».

Il Bellinzona era partito con l’obiettivo della promozione in Super League, ma ora si ritrova terzultimo in classifica, con 1 solo punto colto nelle ultime 5 gare e ben 11 sconfitte in 20 partite giocate… «Purtroppo è la nostra realtà attuale, molto diversa da quanto la società sperava. Siamo un gruppo e dobbiamo affrontare i problemi tutti insieme. Anche se io sono appena arrivato, non mi chiamo fuori: devo pensare come se facessi parte del gruppo già da inizio stagione».

Qual è il problema maggiore? «Domenica col Wil abbiamo fatto una buona gara fino al 70’ e poi abbiamo preso un paio di gol su palla ferma. Forse è questo l’aspetto su cui dovremo lavorare di più, e andrà fatto al più presto. La concentrazione è fondamentale».

Che idea ti sei fatto del campionato cadetto? «Ho visto appena un paio di partite, perché più che altro ho pensato ad allenarmi, a riposarmi bene e a risolvere tutte le pratiche relative a tesseramento, permesso di soggiorno, ecc.»

Cinque anni fa hai giocato in Danimarca: si può tracciare un confronto fra il nostro calcio e quello praticato lassù? «Il fùtbol si somiglia un po’ ovunque. In ogni campionato ci sono buoni giocatori. Sia qui che in Danimarca, ad ogni modo, si gioca un calcio piuttosto rapido, anche per via delle superfici, che sono appunto veloci. La cosa più simile al nord Europa, forse, è il clima: domenica a Wil faceva freddo come in Danimarca».

Domenica al Comunale arriva lo Sciaffusa: come ve ne ha parlato Maccoppi? «In classifica loro hanno i nostri stessi punti, il mister ci ha chiesto di giocare come fosse una finale. I dettagli sul loro gioco ce li comunicherà soltanto domani».