A due giorni dalla ripresa del campionato cadetto, il nuovo coach dell’Acb Stefano Maccoppi fa il punto della situazione e presenta tre nuovi arrivi
Questo weekend riprende il campionato di Challenge League, e il Bellinzona si ripresenta in campo con qualche novità rispetto allo scorso autunno, quando aveva terminato il girone d’andata con alcune prestazioni negative costate poi ai granata l’allontanamento dalle prime posizioni della graduatoria.
Il volto nuovo più importante è ovviamente quello del sessantenne tecnico Stefano Maccoppi, chiamato a sostituire Baldo Raineri soltanto poco più di una settimana fa. All’allenatore italiano chiediamo dunque di descriverci le proprie impressioni dopo i primi giorni di lavoro col gruppo.
«Ho visto giocatori molto disponibili e propositivi, quindi sono contento e soddisfatto del loro operato fin qui. Si sono allenati bene, in maniera applicata. Speriamo di continuare così e di conseguire i risultati che la società si aspetta».
La dirigenza, come a inizio stagione, punta ancora alla promozione: con questo obiettivo bene in mente, su cosa vi siete concentrati durante gli ultimi allenamenti?
«Soprattutto abbiamo lavorato a livello tattico, con la testa già rivolta all’Yverdon (che i granata affronteranno dopodomani al Comunale alle 14.15, ndr), una squadra già ben collaudata».
In effetti, i romandi sono a soli 2 punti in graduatoria dalla coppia di testa formata da Wil e Stade Losanna: non sarà una gara facile, dato che voi siete solo sesti, a 11 lunghezze dalla vetta…
«Questa Challenge League è un campionato molto impegnativo, il cui livello si alza ogni anno. Lo dimostra il fatto che squadre come Losanna e Aarau, indicate all’inizio come strafavorite, si trovano in classifica sotto Wil e Yverdon, e ciò la dice lunga. Noi dovremo stare al livello dei migliori, non ci sono alternative».
Altre facce nuove sotto i Castelli sono quelle di tre giocatori ingaggiati proprio nelle ultime ore e che saranno presentati alla stampa oggi, allo stadio, al termine dell’allenamento mattutino. Si tratta di Adrian Durrer, Fabio Dixon e Andrés Schettino. Ce li illustri, Mister.
«Dixon, 23 anni, l’ho avuto a chiasso. Si tratta di un giocatore molto dinamico, dotato di un’ottima corsa, che può fare sia il terzino sia l’esterno alto, vale a dire l’ala aggiunta. Durrer, 21enne ex Lugano e Basilea, è invece un centrocampista centrale dal fisico notevole, un ottimo incontrista che possiede anche una discreta visione di gioco. Il ragazzo è giovane, ieri (giovedì) si è già allenato con noi e mi ha fatto un’ottima impressione, specie per la sua disponibilità. E poi, fattore importante, è già pronto».
Di Schettino invece cosa può dirci?
«L’uruguayano è un 28enne centrocampista di contenimento dalla discreta visione di gioco. Ama giocare semplice, lo ha dimostrato sia in Sudamerica che in Italia, dove si è svolta fin qui la sua intera carriera. Ci è piaciuto subito, appena l’abbiamo visto, perché corrisponde proprio a ciò che noi ci aspettavamo. L’unica incertezza è legata alla sua disponibilità immediata: probabilmente gli servirà ancora qualche giorno per riprendere la condizione ideale, dato che da qualche tempo non aveva una squadra, e dunque non si è potuto allenare nella maniera migliore. Immagino che gli serviranno almeno 10 giorni prima di essere pronto per sostenere il ritmo di una partita vera».
Nelle scorse settimane qualche giocatore si era lamentato perché vi era proibito allenarvi sul campo d’erba: vi toccava lavorare esclusivamente sul sintetico, con tutti i rischi fisici che ne possono derivare. Ora com’è la situazione?
«Da quando sono arrivato io, per fortuna, abbiamo potuto usare anche il campo in erba, alternandolo a quello sintetico. In questo senso, devo ammettere di aver notato una grande disponibilità da parte delle autorità».
Ai tifosi granata, alla vigilia della ripresa del campionato, cosa si sente di chiedere il nuovo allenatore?
«Soltanto di starci vicino. Da parte nostra, promettiamo loro che daremo il massimo in ogni partita. Il nostro obiettivo, infatti, è riuscire a star più vicino possibile alle prime posizioni della classifica. Ovviamente non sarà semplice, e proprio per questo motivo avremo bisogno dell’apporto dei tifosi, dall’inizio alla fine. Da parte mia, posso assicurare a tutti i nostri sostenitori che noi di certo non ci tireremo indietro.