Mandato ‘anticipatamente in vacanza’ nel maggio 2019 dal presidente Constantin, il Ct elvetico sarà risarcito
Murat Yakin, esonerato dall’incarico di tecnico del Sion il 7 maggio 2019, aveva deciso di far causa al club vallesano. E ora, in prima istanza, la società presieduta da Christian Constantin è stata condannata a pagare 1 milione di franchi al tecnico che oggi siede sulla panchina della nazionale rossocrociata.
Yakin era stato ingaggiato dai vallesani nel settembre 2018 in sostituzione di Maurizio Jacobacci. Ali ordini di Murat, però, il Sion non era riuscito a decollare. E così, la primavera successiva, il club aveva deciso in un primo tempo di mettere l’allenatore in ‘vacanza anticipata’ a quattro giornate dal termine del campionato, dopo tre sconfitte consecutive. In pratica, non fu altro che un licenziamento, condito da commenti del presidente Constantin sul presunto mancato impegno di Yakin, il cui contratto sarebbe scaduto solo nell’estate del 2021.
Il tecnico decise allora di far valere le sue ragioni, e oggi - stando al Nouvelliste - il Tribunale distrettuale di Martigny si è espresso a favore del coach, dato che il Sion è stato condannato a versargli 1’177’000 franchi. Il caso, ad ogni modo, non è ancora chiuso, visto che il club può ricorrere in Appello presso il Tribunale cantonale.