I granata si vendicano del 5-1 di un mese fa e ritrovano la vittoria al Comunale dopo quasi due mesi
Dopo aver trovato la misera di tre reti nelle ultime quattro partite, il Bellinzona decide di rifarsi con gli interessi nientepopodimeno che con la capolista, proseguendo nell’alternanza di prestazioni sconcertanti ad altre eccezionali. Una vittoria netta, già maturata nel primo tempo, che permette alla squadra di mister Raineri sia di restare incollati al treno delle squadre di testa sia di allontanarsi dalle sabbie mobili delle retrovie.
Pronti, partenza, via: nemmeno il tempo di mettersi comodi ed è già 1-0, con Pollero che insacca da due passi. Passa poco più di un minuto e Souza si trova palla al piede al limite dell’area, si sbarazza di un difensore e fa secco Keller con un destro nell’angolino basso. Gli increduli aficionados granata rimangono allibiti davanti a cotanta grazia: pensando al triste Bellinzona di una settimana fa a Neuchâtel, questa sembra totalmente un’altra squadra. I granata sono carichi a molla e gestiscono agevolmente il ritorno – invero quasi inesistente – dei sangallesi, tra i cui piedi il pallone sembra scottare. Desideroso di chiuderla anzitempo, il Bellinzona cerca insistentemente la terza segnatura: fortunatamente la difesa sangallese ha deciso di imitare quella granata delle ultime uscite e fa acqua da tutte le parti, concedendo praterie che nemmeno nelle pampas argentine. Verso le 18:30 prende il via il Mihajlovic-show, che si traveste da Messi per alcuni minuti: dapprima finalizza con un delizioso colpo di tacco un pallone servitogli da Souza, mentre due minuti dopo decide di fare tutto da solo, liberandosi al limite e lasciando partire una sassata spettacolare nell’angolino alto. Il Wil decide che quando è troppo è troppo e cerca quindi di rialzare la testa, trovando la rete con Wallner prima della pausa: quanto basta per far temere al popolo del Comunale la clamorosa rimonta sangallese (e per fortuna Nikolas Muci si incarta davanti al fratello Alexander, nei recuperi del primo tempo).
Nella ripresa gli uomini di mister Iacopetta si ricordano di essere primi in classifica e provano a riaprire la partita, spingendo a più non posso: il Bellinzona, di conseguenza, il pallone non lo vede quasi più, pur senza andare in affanno. Il gioco lo fa – come è normale che sia in queste situazioni – la squadra che è sotto, ma il Wil fatica a rendersi pericoloso e pasticcia spesso e volentieri, pagando forse la minor abitudine a giocare su dell’erba vera. Mister Raineri decide di non chiudersi subito a riccio come farebbero molti altri allenatori, arretrando la squadra unicamente quel tanto che è giusto e prevedendo possibili contropiedi. La profezia si avvera quando Chacón recupera furbescamente un pallone e si invola verso Keller, regalando a Centinaro la gioia della quinta rete, sinonimo di ko per il Wil.
Gaetano Berardi conferma che c’era tanta voglia di riscatto: «Serviva una reazione nell’atteggiamento e questa c’è stata, il mister ha insistito tanto sull’ultima sconfitta e su quella dell’andata. Oggi finalmente siamo scesi in campo col piglio giusto». Gli fa eco Tommaso Centinaro, autore della rete che ha chiuso la contesa: «È arrivata una grande partita, un risultato così ampio è quello che serviva alla squadra per rimetterci in pista. Questo ci dà una forte spinta per le prossime partite. Abbiamo pareggiato i conti dell’andata e inoltre abbiamo mostrato sia un bel gruppo che un bel gioco».
Bellinzona - Wil (4-1) 5-1
Reti: 6’ Pollero 1-0, 7’ Souza 2-0, 30’ Mihajlovic 3-0, 33’ Mihajlovic 4-0, 40’ Wallner 4-1, 69’ Centinaro 5-1.
Bellinzona: Alexander Muci, Miranda (79’ Doldur), Guillermo Padula, Izmirlioglu, Mihajlovic, Romero, Tosetti (51’ Chacón), Centinaro (79’ Manis), Souza, Berardi, Pollero (64’ Samba).
Wil: Keller, Wallner, Montolio (77’ Cueni), Lukembila, Nikolas Muci, Ndau (58’ Zumberi), Maier (58’ Bahloul), Muntwiler, Dickenmann (39’ Saho), Reichmuth, Heule (77’ Malinowski)
Arbitro: Thiess
Note: 569 spettatori. Ammoniti: 10’ Romero, 46’ Centinaro, 68’ Miranda, 71’ Montolio. Bellinzona privo di Cortellezzi, Kiassumbua, Klein, Andrea Padula (infortunati), Izmirlioglu (squalificato)