Calcio

Un freddo Mondiale lascia la Svizzera tiepida

Niente febbre del calcio, a sei settimane dal via del torneo in Qatar: tra questioni politiche, temperature, penuria d’energia e Covid (e telelavoro)

Ma ci sono diverse eccezioni, come ad esempio Winterthur e Ginevra
(Keystone)
11 ottobre 2022
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A sei settimane dall’inizio della fase finale della Coppa del mondo di calcio, molte città svizzere rinunciano ai maxischermi. Anche se ci sono diverse eccezioni. In ogni caso, l’evento calcistico stavolta sembra lasciare tiepidini gli svizzeri: stando a un sondaggio effettuato dall’agenzia Keystone Ats, oltre ai motivi politici le principali preoccupazioni sono legate al clima freddo che c’è nel mese di novembre, alla possibile penuria di energia e all’eventuale nuova ondata di Covid.

Nelle grandi città, il maggior entusiasmo è quello di GInevra, dove in una piazza del quartiere di Planpalais sarà allestita una fan zone con maxischermo e tende. Le critiche si sono tuttavia intensificate nelle ultime settimane, con una petizione corredata da 300 firme depositata al Municipio contro "il Mondiale della vergogna", appello al boicottaggio giunto però fuori tempo massimo, perché la gara d’appalto si era tenuta già nel 2017, e in caso di annullamento l’amministrazione cittadina dovrebbe pagare un risarcimento di circa 2 milioni di franchi alla ditta che si è aggiudicata il bando di concorso.

A Losanna invece le autorità comunali hanno rinunciato alla creazione di una fan zone, come era però avvenuto già dal 2008 per Europei e Mondiali di calcio: in tal caso la decisione del Municipio del capoluogo cantonale è da ricondurre a motivi ecologici, oltre alla violazione dei diritti umani e al non rispetto delle condizioni di lavoro in Qatar.

Quanto a Zurigo, soltanto tre richieste sono state presentate da privati, ma due di esse sono state respinte dalle autorità. La terza e unica accolta riguarda uno schermo collocato sulla terrazza di un ristorante su suolo pubblico. Nessuna euforia neppure nella città di Berna (una sola richiesta per un "Public Viewing" su suolo pubblico, nel frattempo ritirata) né a Basilea, dove non sono state inoltrate richieste per maxischermi né da privati né su suolo pubblico.

Un po’ di più di febbre calcistica dovrebbe invece esserci in un’altra grande città, quella di Winterthur, dove in un’arena al coperto (la "Winti-Arena") si potranno vedere le partite, mentre una seconda sede sarà quella del vecchio deposito dei bus. A Sursee, nel canton Lucerna, è invece previsto un "Public-Viewing" nel villaggio invernale situato su una piazza della città, e a San Gallo sono state accolte due richieste per grandi schermo all’esterno di ristoranti cittadini.

Le partite in tivù durante... il telelavoro

Un’offerta maggiore potrebbe arrivare da ristoranti e i bar, anche se in generale gli osservatori partono dal presupposto che molte persone guarderanno i Mondiali tra le mura di casa, per esempio... durante il telelavoro, visti gli orari d’inizio delle partite: diversi incontri si disputeranno infatti durante il giorno, come la prima partita della Nazionale prevista il 24 novembre alle ore 11.

Come accade in Romandia, ad esempio, è probabile che alcuni maxischermi vengano allestiti su base privata. A Neuchâtel, per esempio, sul campus universitario verrà organizzata da un privato una fan zone con 400 posti sebbene la città vi abbia rinunciato, e lo stesso dicasi per La Chaux-de-Fonds, dove attori privati stanno valutando la possibilità di trasmettere alcune partite, ad esempio durante il mercatino di Natale.«Richieste in tal senso devono però essere ancora presentate», ha dichiarato all’agenzia un portavoce del dicastero della sicurezza locale. A Salavaux, nel canton Vaud, dei privati cittadini vogliono invece creare un tendone affinché i tifosi possano guardare le partite in compagnia, mentre secondo quanto riportato da 24heures a Yverdon sarà installato un maxischermo. A Sion, infine, la Città non ha mai organizzato una fan zone, ma lascerà comunque la possibilità a privati di allestirne una sul suolo pubblico.