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Mondiali in Qatar, Bellinzona non rinuncia al maxischermo

Diritti dei lavoratori violati: pur dichiarandosi ‘sensibile’ sul tema il Municipio conferma che saranno proiettate le partite in Piazza del Sole

(Ti-Press)
5 novembre 2022
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Mancano solo due settimane ai Mondiali di calcio che si terranno in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre, e un po’ ovunque si dibatte dell’opportunità per Comuni, associazioni, esercenti e quant’altro di organizzare proiezioni pubbliche delle partite su maxischermi. La questione – sollevata specialmente dall’area di sinistra – riguarda le autorità comunali, visto lo sfruttamento della manodopera utilizzata nella realizzazione degli avveniristici stadi cresciuti come funghi nell’emirato affacciato sul Golfo Persico. Secondo Amnesty International e Human Rights Watch, che accusano le autorità qatariote di liquidarle frettolosamente come "per cause naturali" o "arresto cardiaco", le morti sono state migliaia. Tutte prive di indagini su eventuali correlazioni con l’attività lavorativa. Il quadro di sistematici abusi ai danni dei lavoratori – stando a più fonti – prevede passaporti confiscati per far apparire i migranti come dei clandestini, salari non pagati del tutto o in gran parte, cibo e acqua negati sotto il sole cocente, frustate e divieto di lasciare il luogo di lavoro, cifre esorbitanti richieste per il reclutamento (pagare per poter lavorare). Un vero e proprio regime di lavoro forzato, denunciato nel 2014 anche dall’Organizzazione internazionale del lavoro. Quanto basta – stando a una parte della politica anche bellinzonese – per indurre le autorità a non organizzare la visione collettiva delle partite. Una sorta di protesta a 5’000 chilometri di distanza.

‘Fifa, Nazionali e tv non hanno rinunciato’

Ma così non sarà a Bellinzona. Pur dichiarandosi "sensibile" sul tema sollevato da due interrogazioni depositate dai gruppi Unità di Sinistra e Verdi/Mps/Fa, e pur ritenendo che "i diritti delle persone, a partire da quelli dei lavoratori, non debbano/possano essere messi in discussione", il Municipio toglie la pressione da Piazza del Sole – dov’è prevista la posa dello schermo nell’ambito del villaggio natalizio – e volge lo sguardo sulle varie circostanze che consentono lo svolgimento dei Mondiali in Qatar: da una parte la decisione della Fifa di assegnare all’emirato l’organizzazione dei Mondiali, dall’altra la decisione delle varie squadre nazionali (rossocrociata inclusa) di non rinunciare a partecipare alle qualificazioni o al torneo finale in segno di protesta: "Inoltre le televisioni di tutto il mondo, compresa quella pubblica elvetica, non rinunceranno alla trasmissione delle partite". L’esecutivo sottolinea poi di non ricordare neppure che in altre occasioni, quando l’organizzazione degli eventi sportivi era stata affidata a nazioni poco rispettose dei diritti umani ("si pensi alle Olimpiadi in Cina estive e invernali, o ai Mondiali di calcio in Russia") si era richiesto il boicottaggio della trasmissione delle gare.

‘Se richiesti, spazi idonei a disposizione’

Ciò detto, il Municipio non indietreggia ritenendo che una rinuncia "sarebbe risultata quanto meno inefficace, considerando come le partite verranno in ogni caso trasmesse e viste in tutte le case private e negli esercizi pubblici, indipendentemente dalla presenza o meno di un public viewing". Nessun segnale politico dunque da Palazzo Civico verso l’opportunità o meno d’istituzionalizzare una ‘fan zone’, al contrario di alcune città romande che seguendo l’esempio di varie località francesi ed europee non organizzeranno visioni pubbliche. Semmai, il Municipio auspica che, proprio grazie alla cassa di risonanza dei Mondiali di calcio, il dibattito pubblico su questo tema "possa essere incentivato, magari grazie anche, si spera, al contributo dei media (in particolare quelli pubblici) presenti sul posto". L’esecutivo si dichiara comunque disponibile, attraverso la messa a disposizione di spazi idonei, a supportare iniziative specifiche volte a tematizzare l’importante questione. Riguardo agli altri aspetti sollevati dagli interroganti, prosegue il Municipio, "la presenza di uno schermo in Piazza del Sole permetterà per chi lo vorrà di vivere dei momenti di socializzazione (aspetto da non sottovalutare considerando le restrizioni degli ultimi due anni) e anche di ridurre l’accensione di televisori per la visione delle partite, risparmiando così qualche kWh".

Contenimento energetico

Nell’ambito dell’allerta energetica che sta investendo il continente, "proprio perché coscienti del momento particolare e della necessità di ridurre i consumi", l’esecutivo assicura che gli accorgimenti adottati nell’organizzazione del villaggio natalizio "permetteranno di ridurre sensibilmente i consumi, offrendo nel contempo alla popolazione un evento atteso". Nel dettaglio viene ricordato che negli anni scorsi la tensostruttura veniva alimentata con olio combustibile, mentre ora "sono in corso valutazioni per capire se sia tecnicamente ipotizzabile far capo ad altre fonti. In ogni caso verranno adottati accorgimenti che permetteranno di contenere sensibilmente i consumi, come ad esempio una drastica riduzione dei volumi degli spazi da riscaldare, la diminuzione della temperatura nel capannone e una maggiore sua ermetizzazione e coibentazione". Non posarlo, come suggerito dalla Sinistra, secondo il Municipio limiterebbe il programma natalizio a pochi eventi e alla sola pista di ghiaccio, anche considerando il rischio maltempo. Quanto alla pista, essa sarà più piccola del 15% "ed essendo di ultima generazione garantirà consumi ridotti", compreso lo spegnimento del raffreddamento durante le ore di chiusura.

LE REAZIONI

‘Favorire più occasioni di socializzazione’

Letta la risposta, la capogruppo della Sinistra, Lisa Boscolo, interpellata dalla ‘Regione’ coglie la palla al balzo e sollecita il Municipio affinché favorisca maggiormente le occasioni di socializzazione nel vasto contesto urbano della nuova Bellinzona e dei suoi quartieri: «Ritengo importante che l’ente pubblico incrementi lo sforzo in questo ambito e promuova spazi e momenti socializzanti anche al di fuori di quelli canonici scanditi dalle stagioni, dagli Europei o Mondiali di calcio, dalle festività e dagli eventi ad esse legati come ad esempio il villaggio natalizio». Le varie fasce della popolazione «meritano più impegno in questo ambito». Dal profilo energetico di quanto allestito in Piazza del Sole, aggiunge poi di voler verificare il risultato concreto nella dichiarata riduzione del dispendio e dell’inquinamento.

‘Ci sia gratuità su temi sociali’

Giuseppe Sergi, firmatario dell’interrogazione Verdi/Mps/Fa, spiega dal canto suo di non prevedere, per il momento, eventi particolari di sensibilizzazione sul tema dei lavoratori sfruttati e morti in Qatar, indicando al riguardo l’imminente avvio di una campagna di volantinaggio nelle scuole medie superiori. Riguardo alla disponibilità espressa dal Municipio verso una messa a disposizione di spazi idonei per tematizzare la questione, Sergi confida che tale disponibilità, da leggersi in soldoni come una gratuità degli spazi, venga dimostrata ogni qualvolta un gruppo o un movimento organizzi incontri pubblici su temi di portata sociale: «Noi ne proponiamo diversi nell’arco di tutto l’anno, ma gli spazi, se richiesti alla Città, sono purtroppo sempre a pagamento».