Il Vaduz di Alessandro Mangiarratti accoglie il Bellinzona. ‘Diversi tifosi mi hanno scritto che verranno a vedere la partita’
Il Bellinzona è, per la prima volta in questo campionato, chiamato a reagire a una sconfitta, il 4-1 incassato domenica scorsa al Comunale dallo Stade Losanna. E dovrà farlo domani al Rheinpark di Vaduz contro la compagine allenata da Alessandro Mangiarratti e reduce dal pareggio di giovedì in Conference League contro i turchi del Konyaspor, dopo aver eliminato al turno precedente gli sloveni del Koper. Un inizio di stagione incoraggiante dunque, come conferma il tecnico ticinese: «Abbiamo giocato sei partite finora, vincendone una, pareggiandone quattro e perdendone una, passando un turno di Conference. Se a Wil avessimo fatto almeno un punto il bilancio sarebbe ottimo, purtroppo è però chiaro che la coppa europea incide sulle nostre prestazioni in campionato. Anche giovedì abbiamo avuto una sfida all’ultimo sangue contro un avversario fortissimo, che un po’ ci ha spremuto. Speriamo di riuscire a recuperare le energie per domenica e far ruotare qualche giocatore, ma è l’inizio di stagione che ci aspettavamo».
Un programma intenso, dunque, anche perché con la pausa per i Mondiali piazzata tra novembre e dicembre fino a quel momento di occasioni per tirare il fiato ve ne saranno poche… «Con tutto l’ottimismo del mondo, non penso che arriveremo alla fase a gironi, anche perché stiamo giocando contro un avversario d’altra categoria che potrebbe vincere il campionato svizzero di Super League, per cui più che la pausa mondiale aspettiamo quella per la Nations League tra due turni per tirare un po’ il fiato e affrontare poi la vera partenza senza zavorra continentale».
Il Vaduz l’anno scorso aveva concluso in quarta posizione a cinque punti dal trio Winterthur-Sciaffusa-Aarau, cosa bisogna attendersi quest’anno invece dai liechtensteiniani? «Le nostre ambizioni sono quelle di competere nel gruppo di testa, poi chiaramente ci sono annate migliori e altre peggiori, le due promozioni fanno gola a tanti club, ma la Challenge è sempre un campionato combattuto, dunque è inutile fare troppi proclami, meglio concentrarsi sulle prestazioni».
Intanto c’è appunto la sfida con i granata da preparare, squadra neopromossa ma ambiziosa e che ha raccolto finora quattro punti, contro i due degli uomini di Mangiarratti. «Mi aspetto lo stesso Bellinzona che è stato fino ad adesso, una squadra di qualità, con dei giocatori importanti e molto compatta e ordinata, ma forse non ha una rosa ampissima al momento. Ma i primi dodici-tredici giocatori sono forti e con esperienza. Hanno avuto una piccola battuta d’arresto con lo Stade Losanna ma altrimenti è un campionato equilibrato in cui non ci sono né squadre imbattibili, né squadre materasso. Ho visto la partita dei granata contro lo Stade che ha azzeccato tre tiri all’incrocio dei pali e così è dura, in più si è messo di mezzo qualche infortunio. Difficile fare un pronostico su dove potrà arrivare a fine stagione perché non penso che questo sia già il Bellinzona definitivo, in questo momento in ogni caso ha più punti di noi e quindi è favorito (ride)».
Bellinzona che sarà comunque privo del suo capitano e unico marcatore fin qui Sergio Cortelezzi: «Chiaro che spiace per Cortelezzi, perché non è mai bello quando bisogna saltare dei mesi per un infortunio, che però fa parte del gioco, anche noi abbiamo tre o quattro assenti e dovremo fare di necessità virtù, in fondo si parte sempre in undici contro undici e chi scende in campo ha sempre voglia di fare bene».
Dopo 172 presenze con la maglia granata da giocatore, qualsiasi confronto è speciale, a maggior ragione il primo in Challenge League: «A me fa piacere ritrovarci in Challenge, perché il calcio è un gioco e fa piacere affrontare i propri ricordi e gli amici, essendo saliti di livello. Farà magari un po’ specie, ma poi mi concentrerò sulla mia squadra e sui nostri obiettivi, sarà piacevole riconoscere dei volti noti prima della partita, molti tifosi che conosco mi hanno chiamato per avvisarmi che verranno a vedere la partita, sarà piacevole».
L’anno scorso infatti Mangiarratti aveva affrontato il Bellinzona in Promotion, sulla panchina dell’Yb U21, vedendo tra l’altro l’incontro del Comunale essere interrotto per un nubifragio… «Infatti dico sempre che l’anno scorso il Bellinzona non l’ho affrontato due ma tre volte. Questa volta invece non dovrebbe proprio piovere, il rischio è però di una canicola soffocante, che comprometta lo spettacolo. In estate, lo dico sempre, bisognerebbe giocare soltanto alla sera e mai al pomeriggio».
Parlando di facce note, Mangiarratti ne troverà un’ulteriore settimana prossima, quando affronterà il Thun, di un altro importante ex giocatore del Bellinzona, Mauro Lustrinelli: «Quest’anno è un grande campionato di Challenge, con il Bellinzona, con Mauro sulla panchina del Thun, Marco Schällibaum su quella dell’Yverdon, c’è Brunello Iacopetta che ha fatto i diplomi, Anthony Braizat e Ludovic Magnin con cui ho fatto la licenza pro, è un crogiuolo di persone conosciute. Ed è un piacere fare parte di questo carrozzone».
Nell’attesa di ritrovare un giorno la via del Comunale non più da avversario… «Prima o poi accadrà, senza fare alcun tipo di pressione ovviamente, ma sento che al momento giusto arriverò sulla panchina del Bellinzona».