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Sfida al vertice con lo Zurigo, prima di un nuovo tour de force

Il Lugano ospita domenica la capolista, ma dovrà fare a meno degli squalificati Bislimi e Belhadj e dell'infortunato Aliseda (fuori fino a Natale)

22 novembre 2024
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A Cornaredo domenica pomeriggio arriva lo Zurigo, attuale capolista della Super League. I tigurini comandano la classifica, dopo 14 partite, con 26 punti, un punto in più di un gruppetto formato da tre squadre, tra le quali c’è anche il Lugano. Ironia della sorte non solo a Lugano il weekend propone un incontro al vertice, ma anche a Basilea, dove i renani incontreranno il Servette. Campionato tiratissimo, ogni punto conta il doppio. Impegno che i bianconeri dovranno affrontare con tre assenze importanti. L’attaccante Aliseda, fermo ai box fino a Natale e i due squalificati Bislimi e Belhadj. Tre pedine non facili da sostituire, ma Mister Croci-Torti saprà fare le scelte giuste, per mandare in campo la formazione ideale, sempre pensando che in settimana a Thun ci sarà l'appuntamento con la Cofederations Cup, avversario di turno la squadra belga del Gent, mentre domenica prossima i bianconeri affronteranno l’insidiosa trasferta a Ginevra contro il Servette.

Di fronte a Cornaredo la miglior squadra in fatto di punti raccolti in casa, contro la migliore, fino a oggi, in trasferta. «Da un anno lo Zurigo – spiega Mattia Croci-Torti ai giornalisti presenti all’ormai tradizionale conferenza stampa prepartita – sta facendo cose importanti. In questo campionato ha trovato stabilità con il nuovo staff tecnico. Affrontiamo una squadra che nel 2024 ha fatto più punti delle altre, sarà una partita difficile. Lo Zurigo è una squadra molto solida, di ottima struttura, con giocatori di grande prestanza fisica che sulle palle ferme ti possono far male. Riuscire a vincere sarebbe un gran passo avanti, anche per la consapevolezza della nostra forza. Il gruppo in questi giorni ha lavorato bene. Personalmente, è importante riuscire a tenere un equilibrio nella gestione della mia squadra. Tutti pensavano che potessimo vincere ogni partita, invece possiamo fare anche dei passi falsi, ci sono degli avversari che giocano meglio di noi. Nelle ultime due partite perse, sicuramente non è stato un bel Lugano. Eravamo un po’ sulle gambe, non vogliamo cercare scuse, dobbiamo continuare a lavorare nella maniera giusta. Nella prima settimana di pausa per gli impegni della Nazionale abbiamo un attimo rifiatato, poi nella seconda abbiamo cercato di mettere un po’ di “gas”, alla fine solo negli ultimi giorni ci siamo potuti allenare bene. Da domenica per noi inizia questo tour de force, con 8 partite da disputare in 24 giorni. Ci sarà poco tempo per allenarsi, ma cercheremo di approcciarci a tutti gli incontri sapendo che le vogliamo vincere tutte, ma che non sarà per nulla scontato».

A centrocampo mancheranno Bislimi e Belhadj, per cui potrebbe trovare spazio Macek. Il giocatore ceco nelle ultime settimane è stato impiegato pochissimo. «Abbiamo sei centrocampisti, se non sette, a disposizione, tutti molto validi. Anche senza Bislimi e Belhadj questa domenica avremo le giuste alternative, con giocatori motivati e Roman di sicuro lo sarà. Un ragazzo, anche se poco impiegato, che si è sempre allenato come si deve allenare un professionista, dunque se sarà il caso non ci saranno problemi a mandarlo in campo».

Come dicevamo prima, ci sarà purtroppo l’assenza di Aliseda, nelle ultime partite in evidenza, soprattutto per il suo feeling con il gol. Croci-Torti sull’attaccante argentino: «Quello che vedevamo in campo si avvicinava tanto a quanto ammirato due anni fa ed è un vero peccato averlo perso in questo stato di grazia. Era veramente in forma, in allenamento dava sempre il massimo. Purtroppo, il colpo subito contro l'Yverdon è più grave del previsto, si sperava fosse soltanto una ginocchiata, ma invece c’è di più. Non si tratta comunque né di stiramento, né di strappo. A ogni modo, abbiamo delle alternative valide, verrà il loro momento e sapranno farsi trovare pronti».

Il campionato è incerto e la classifica molto corta. Un livellamento verso l’alto o verso il basso? «Bisogna sapere che anche gli avversari vogliono vincere e hanno i nostri stessi obiettivi. Il campionato svizzero funziona alla sua maniera. Quando Young Boys e Basilea giocano i Champions League non riescono a riprodurre in Super Legue quello che solitamente fanno in Europa, da qui un maggiore equilibrio. Non penso si possa parlare di livello migliore o peggiore, ma nessuno è andato in fuga».

Bislimi in questi giorni ha prolungato di un anno il suo contratto con l'FC Lugano, fino al 30 giugno 2027. Una bella sorpresa! «Sapevo che ambo le parti volevano andare avanti. Il giocatore in questi tre anni ha fatto molto bene, è cresciuto. Sicuramente il Lugano ci teneva a blindarlo. Una grande soddisfazione per il ragazzo. Potrà far vedere le sue grandi qualità. Il Lugano gli dà la possibilità di questa vetrina, per mettersi in mostra anche a livello europeo. Dal canto suo ci mette l’anima per migliorarsi, ha grossi obiettivi e spero li possa raggiungere con questa maglia».

A proposito di rinnovi, ci sono quelli di Bottani e del Mister. A che punto sono? «Per il giocatore penso che la società sia stata abbastanza chiara quando ha prolungato di un anno il contratto. Siamo tutti contenti di vederlo ancora in campo con questa maglia. Il ragazzo ci tiene, quando sta bene e gli sono stati dati minuti di gioco, ha sempre dimostrato di essere all’altezza della situazione. Sono convinto che Bottani nelle prossime partite possa dare ancora tantissimo a questa squadra. Per quanto mi riguarda, ci siamo parlati, le cose da parte mia sono chiare, anche da parte della società. Adesso mi devo concentrare sul giornaliero, ma era giusto parlarsi. Nel mese di dicembre, prima di Natale metteremo a posto questa situazione».