Un carico Jonathan Sabbatini, lancia la sfida al Lucerna. Con un paio di correzioni da applicare rispetto alla partita di Conference League
Archiviata la partita d’andata di Conference League contro l’Hapoel Beer Sheva, il Lugano si rituffa nel campionato di Super League, ospitando domenica a Cornaredo il Lucerna. Lucerna che finora in campionato ha disputato un solo incontro, lo 0-0 ottenuto al Letzigrund contro lo Zurigo alla seconda giornata. Prima e dopo, le partite casalinghe contro Grasshopper e Basilea sono state rinviate. Il Lugano invece è nel pieno di un periodo piuttosto intenso di cinque partite in quattordici giorni iniziato con la vittoria a Winterthur e che si concluderà, dopo la trasferta di giovedì in Israele, domenica a Basilea. Un programma troppo intenso? Non per Jonathan Sabbatini: «Non è dura, anzi è bello, a me sinceramente piace, anche perché domani (oggi per chi legge, ndr) e sabato non faremo niente, quindi saremo pronti per domenica, con le partite europee e di campionato che abbiamo alle spalle ci sono tutti i presupposti per fare bene. Poi ovviamente il calcio è fatto di risultati, però noi dobbiamo credere in ciò che facciamo anche quando perdiamo, un ambiente negativo si crea comunque più facilmente nell’ambiente esterno che non in squadra. E sono convinto che anche quest’anno potremo fare grandi cose».
Qual è l’insegnamento più importante da trarre dalla sconfitta contro il Beer Sheva? «Dobbiamo fare un passo in avanti nella fase di possesso, avanzando magari un attimino in più, come dimostra il solo tiro in porta effettuato in novanta minuti, ma sono fiducioso che già domenica andrà meglio. Inoltre abbiamo visto come quelli del Beer Sheva avessero l’esperienza giusta per perdere tempo in maniera intelligente, cosa che anche noi facevamo gli scorsi anni, con i più esperti e che ora dobbiamo reimparare, anche se magari non è bello per lo spettacolo, che però dipende anche dal risultato, in caso di vittoria sono tutti contenti».
L’occasione di riscatto è insomma quasi immediata: «Ci fa bene avere adesso il campionato a cui pensare, al ritorno con il Beer Sheva penseremo poi da lunedì».
In campionato inoltre il Lugano ricomincia dalla netta vittoria 4-1 conquistata domenica scorsa a Winterthur. «Il contesto delle due partite è molto diverso – analizza Mister Croci-Torti –, io e il mio staff siamo abbastanza intelligenti da comprenderlo. Questa in ambito europeo è stata una partita intensa contro una squadra tosta, in cui abbiamo comunque dimostrato carattere, entrando in campo, a differenze delle precedenti esperienze europee, convinti fin dal primo minuto. Contro una squadra, ricordiamolo, più esperta di noi, cosa che normalmente non accade. E questo è il livello che vogliamo raggiungere anche noi. Il Winterthur era invece una squadra completamente differente, per cui ora l’unica cosa che dobbiamo fare è recuperare più energie possibili, per mettere in difficoltà un avversario che non gioca da quattordici giorni e per questo verrà sicuramente molto fresco».
Per quanto concerne gli uomini a disposizione di Croci-Torti, la squalifica inflitta a Daprelà (già in campo ieri al posto di Mai) per l’espulsione contro il Sion si è esaurita, inoltre contro il Beer Sheva si sono rivisti anche Amoura e Babic, entrambi subentrati (pur senza incidere particolarmente) dopo che avevano dovuto rinunciare alla trasferta alla Schützenwiese per degli acciacchi.