Gli imprecisi bianconeri battuti dal Grasshopper per 2-1 e ancora a zero punti. La difesa è assolutamente da registrare al più presto
Seconda giornata, seconda sconfitta per il Lugano, battuto come dal Sion otto giorni fa, anche dal Grasshopper. La doppietta di Kawabe (12’ e 47’) si è infatti rivelata essere un’ipoteca troppo grande per permettere agli imprecisi (sia in fase offensiva, sia in fase difensiva) bianconeri di andare oltre al 2-1 realizzato da Celar al 79’ dal dischetto.
Il Lugano intraprende la trasferta a Zurigo alla ricerca dei primi punti stagionali, contro un avversario al debutto stagionale in seguito al rinvio della prima giornata contro il Lucerna. Rispetto alla partita contro il Sion Croci-Torti deve rinunciare allo squalificato Daprelà e schiera Bottani dal primo minuto, decidendo di passare alla difesa a tre.
Il Lugano inizia l’incontro con il freno a mano tirato, forse anche per il caldo torrido che si abbatte sul Letzigrund. E così alla prima puntata offensiva i padroni di casa passano in vantaggio: Morandi salta Ziegler e mette il pallone in mezzo dove Kawabe brucia Doumbia e incorna a fil di palo. Il Gc acquisisce fiducia e si crea un paio di altre occasioni, grazie in particolare alla troppa facilità con cui i suoi uomini offensivi riescono a liberarsi della marcatura. Ma sia Momoh, sia Morandi vengono fermati da un sicuro Saipi.
Dopo la mezz’ora si vede anche il Lugano in fase offensiva, ma il portiere Moreira non viene impegnato né dai tentativi di Sabbatini (due volte alti), né da quelli di Celar (un colpo di testa a lato e uno addosso a Margreitter). E quando, al 43’ Haile-Selassie lo supera con una girata dopo cross di Celar, l’arbitro annulla comunque (giustamente) la rete per un precedente fuorigioco dello sloveno. Solo nei minuti di recupero Moreira deve intervenire per fermare una conclusione da fuori area dello stesso Haile-Selassie, ma il vantaggio con cui il Grasshopper va alla pausa è tutto sommato meritato.
Tuttavia dopo appena due minuti di ripresa Kawabe raddoppia a tu per tu con Saipi, dopo una bella azione corale che mette in grande imbarazzo il posizionamento difensivo dei bianconeri. Come contro il Sion il Lugano si ritrova sotto 2-0, la reazione si limita però a una conclusione, cinque minuti più tardi, di Bottani, molto bella ma rintuzzata da Moreira. Anzi, con la squadra costretta a scoprirsi nel tentativo di rimonta, Mai e Saipi devono mettere una pezza ai tentativi di Kawabe e Dadashov in ripartenza.
Gli ospiti ritornano in partita a una decina di minuti dal termine grazie a un rigore assegnato dopo consultazione del Var per un fallo di mano probabilmente di Margreitter e trasformato da Celar che spiazza Moreira. La grossa occasione per il pareggio ce l’ha Haile-Selassie all’88’, ben imbeccato da Amoura, ma Moreira si oppone d’istinto. Tuttavia i cinque minuti di recupero assegnati dall’arbitro Horisberger si rivelano essere insufficienti per permettere al Lugano di pareggiare la contesa.
Gli uomini di Croci-Torti dovranno quindi tentare domenica prossima sul campo del neopromosso Winterthur di conquistare i primi punti stagionali.
Grasshopper - Lugano (1-0) 2-1
Reti: 12’ Kawabe 1-0, 47’ Kawabe 2-0, 79’ Celar (rigore) 2-1.
Grasshopper: Moreira; Loosli, Margreitter, Seko; Bolla, Abrashi, Ndenge (72’ Herc), Kawabe (90’ Shabani), Schmid (72’ De Carvalho); Morandi (72’ Pusic), Momoh (46’ Dadashov).
Lugano: Saipi; Durrer (58’ Arigoni), Mai, Ziegler; Mahou (58’ Amoura), Doumbia (72’ Mahmoud), Sabbatini, Valenzuela; Haile-Selassie, Bottani (72’ Bislimi); Celar.
Arbitro: Horisberger.
Note: 4’123 spettatori. Grasshopper privo di Hoxha, Jeong, Ribeiro, Stroscio (infortunati). Lugano privo di Daprelà (squalificato), Aliseda, Hajrizi, Facchinetti e Macek (infortunati). Ammonito: 91’ Dadashov. Al 43’ il Var annulla un gol al Lugano per fuorigioco di Celar.