Calcio

Malore per Stefano Tacconi, ricoverato in Neurochirurgia

L’ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana è in prognosi riservata all’ospedale di Alessandria, in Piemonte

(Ti-Press)
24 aprile 2022
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C’è preoccupazione per la salute di Stefano Tacconi, ricoverato da ieri pomeriggio all’ospedale di Alessandria, in Piemonte. È nel reparto di Neurochirurgia, in prognosi riservata, per un grave malore che ha accusato mentre si trovava nella vicina Asti. L’ex portiere e capitano della Juventus, prossimo ai 65 anni – è nato il 13 maggio 1957 a Perugia – aveva trascorso la serata di venerdi ospite degli organizzatori delle ‘Giornate delle Figurine’, il raduno dei collezionisti che si tiene da una decina di anni nell’Astigiano. Aveva partecipato alla cena benefica in un rinomato ristorante sulle colline del Monferrato astigiano, organizzata per raccogliere fondi da destinare al comitato locale della Croce Rossa italiana, poi avrebbe concluso la serata, in compagnia del figlio, in una discoteca nel centro di Asti.

Nella notte avrebbe cominciato ad avvertire i primi malesseri, ieri mattina è stato portato al Pronto soccorso del ‘Cardinal Massaia’, ad Asti. Dopo le prime cure, i medici hanno deciso di trasferirlo nel più specializzato ospedale di Alessandria, dove Tacconi è stato ricoverato dopo le 15 di ieri pomeriggio. "Riprenditi Papi, sei un leone, vincerai anche questa battaglia", è il messaggio nella story postata, su Instagram, dal figlio dell’ex portiere, Andrea, che allega un’emoticon con le mani giunte.

Tacconi resta molto popolare in Piemonte dopo i 10 anni vissuti con la maglia della Juventus: dal 1983, arrivato a Torino come successore di Dino Zoff, fino al ’92, quando è stato spodestato dall’emergente Angelo Peruzzi dopo la difficile stagione con il tecnico Gigi Maifredi. Con la Vecchia Signora ha vinto due scudetti e una Coppa Italia e, soprattutto, tutte le competizioni internazionali: Coppa delle Coppe, Coppa dei Campioni (nella tragica serata dell’Heysel), Supercoppa Uefa, Intercontinentale – in quella che reputa la sua miglior partita – Coppa Uefa. Meno felice l’esperienza in azzurro: con la Nazionale maggiore solo 7 presenze, tutte in amichevoli. È stato il secondo portiere agli Europei del 1988 e ai Mondiali del 1990 e titolare dell’Olimpica ai giochi di Seul 1988. Il suo addio al calcio nel ’94 dopo due stagioni e mezza nel Genoa.