A Cornaredo i bianconeri battono 3-1 (Bottani, Lavanchy e Aliseda) il fanalino di coda di Super League e conquistano la quarta vittoria in cinque partite
E fanno quattro vittorie nelle ultime cinque partite per il Lugano, che grazie al 3-1 rifilato a Cornaredo al fanalino di coda della Super League Losanna (con ormai mezzo piede in Challenge League) aggancia lo Young Boys (sconfitto ieri dallo Zurigo) al terzo posto della classifica e tiene sotto mira il Basilea (secondo a cinque punti di distanza). A decidere una sfida in cui i padroni di casa si sono dimostrati nettamente superiori agli avversari, le reti di Bottani, Lavanchy e Aliseda, quest’ultima caduta poco dopo il provvisorio 1-2 degli ospiti.
Rispetto alla vittoria di Sion della settimana precedente Croci-Torti può di nuovo contare su Hajrizi e Daprelà (entrambi al rientro da squalifica), con quest’ultimo subito titolare nella cerniera difensiva a tre con Maric e Zeigler. Sugli esterni Lavanchy e Valenzuela (alla seconda titolarizzazione), mentre in mezzo al campo Rüegg è preferito a Custodio per spalleggiare Lovric, con Sabbatini e Bottani a sostegno dell’unica punta Celar.
E proprio questi ultimi tre confezionano il vantaggio dei padroni di casa – in chiaro controllo del gioco e già vicinissimi al gol con l’incrocio colpito di testa dallo sloveno dopo appena 4 minuti – al 23’, quando il capitano in pressione sulla difesa avversaria intercetta un pallone mandandolo sui piedi di Celar, la cui conclusione respinta dall’estremo difensore losannese viene raccolta da Bottani, che in allungo deposita la sfera nella porta ormai sguarnita. L’occasione di affondare un Losanna in chiara difficoltà e all’apparenza senza i mezzi (anche mentali) per reagire si presenta ai bianconeri al 42’, quando l’arbitro assegna loro – grazie anche al Var – un rigore per un fallo di mano di un difensore losannese su un traversone di Lavanchy. Zelar dal dischetto sceglie però la potenza e non la precisione, facendosi intercettare la battuta da Diaw. Poco male perché come detto il Losanna è poca cosa e ancora prima della pausa i sottocenerini trovano il raddoppio grazie a due splendide giocate: la prima di Rüegg (fino a quel momento decisamente sottotono) che con un lancio perfetto pesca il taglio di Lavanchy; la seconda dello stesso numero 16, il quale con un delizioso tocco d’esterno destro anticipa e supera il portiere vodese in uscita.
Le difficoltà dei vodesi appaiono ancora più evidenti in una ripresa in cui sarebbero chiamati a imbastire perlomeno un "progetto" di rimonta, che almeno inizialmente si concretizza unicamente in un tentativo estemporaneo dalla distanza di Amdouni che finisce di poco a lato della porta difesa da Saipi (al 52’). Il Lugano commette però l’errore di adeguarsi al livello e al ritmo dell’avversario, abbassando intensità e qualità del proprio gioco e venendo per questo punito a una ventina di minuti dal termine dallo stesso Amdouni, che dimenticato dalla difesa di casa riapre la partita con una bella girata. Riapre sulla carta, perché nella sostanza la squadra di Croci-Torti ha perlomeno il merito di risvegliarsi e ritrovare quasi immediatamente il doppio vantaggio grazie alla bella giocata di Aliseda, lesto a saltare Husic al limite dell’area e a battere Diaw con un destro preciso e potente. Che regala al pubblico di Cornaredo un finale di match un po’ più tranquillo e ai bianconeri tre punti che valgono l’aggancio in classifica al terzo posto occupato dallo Young Boys.