Nonostante la pesante sconfitta contro lo Young Boys, Mattia Croci-Torti ha solo belle parole per il suo Lugano: ‘Non ho visto un’attitudine sbagliata’
Nonostante la pesante sconfitta con lo Young Boys, Mattia Croci-Torti ha solo belle parole per il suo Lugano… «Sono frustrato e triste, non può essere altrimenti dopo aver preso cinque gol, ma sono comunque orgoglioso dei miei ragazzi – ha affermato il tecnico bianconero al termine della partita –. Quando perdi 5-0, solitamente vuol dire che c’è stata l’attitudine sbagliata, che qualche giocatore non è entrato in campo con la testa giusta o ha mollato, invece non è stato così. Anzi, noi abbiamo giocato a calcio mentre i nostri avversari si sono affidati alle palle lunghe, solo che loro si sono rivelati estremamente efficienti. Non direi nemmeno che ci hanno sovrastato, semplicemente come detto nel primo tempo hanno segnato tre gol con tre occasioni. Poi nella ripresa effettivamente sì, dopo il 4-0 su rigore ci sono stati superiori, ma a quel punto la partita era già chiusa».
A proposito del tiro dagli undici metri assegnato agli ospiti, l’allenatore ticinese puntualizza come «il Var nelle ultime due partite contro di loro non è stato dalla nostra (già in occasione della sconfitta a Berna di inizio dicembre era stato fischiato un rigore simile a Sabbatini, ndr), ma onestamente non credo che sarebbe cambiato molto, eravamo già sotto 3-0 e, anzi, speravo che la mia squadra non prendesse un’imbarcata e così è stato. Per cui direi che non è la giornata per attaccarci a possibili errori arbitrali».
Meglio guardare avanti, ossia a un girone di ritorno che per il Lugano si aprirà sempre con l’Yb (ma a Berna) e che vedrà i bianconeri scattare dalla quarta posizione… «L’obiettivo sarà arrivare il prima possibile a quota 40 punti e fare bene in Coppa Svizzera. Poi si vedrà, posto che vogliamo sempre fare il meglio possibile. Lo Zurigo fin qui ha fatto qualcosa di fantastico, vedremo ora che sono favoriti. Poi il Basilea e lo Young Boys (in particolare i bernesi senza la Coppa) hanno qualcosa in più, non ho mai affermato che possediamo una rosa come la loro, ma non ci sarà mai una partita nella quale non ce la giocheremo».
A tal proposito Mjiat Maric, uno dei veterani della squadra, ha fatto notare come «negli ultimi anni abbiamo fatto davvero ottime cose e creato una bella base, tanto che ora le aspettative sono alte. E ci sta, ma non bisogna nemmeno dimenticare chi siamo e qual è la nostra realtà. Anche ora che abbiamo iniziato a costruire qualcosa di importante, dobbiamo essere consci che siamo solo all’inizio e che ci vorrà del tempo, seppur la strada è quella giusta. Lo dimostra il fatto che in una stagione psicologicamente complicata per tutti, con anche il cambio di proprietà, siamo dove siamo. È davvero una grande soddisfazione, ma ciò non toglie che come squadra sappiamo che dobbiamo sempre dare il massimo e anche nel girone di ritorno lasceremo tutto in campo come fatto finora».
Quanto alla partita con l’Yb, il difensore 37enne ha spiegato che «abbiamo provato un senso di impotenza, perché in campo avevamo la sensazione di controllare il match, ma poi ci siamo ritrovati sotto 3-0 senza nemmeno sapere bene come. In altre partite avevamo sofferto molto di più ma poi avevamo portato a casa un punto o anche una vittoria, oggi invece non abbiamo sentito particolarmente la pressione o la superiorità avversaria, ma è andata male. Bravi loro».