L’esplosione della variante Omicron in Gran Bretagna ha portato a un’impennata dei casi anche nelle squadre, con 4 partite già rinviate in pochi giorni
L’esplosione della variante Omicron del coronavirus in Gran Bretagna sta prepotentemente condizionando anche il mondo dello sport e nello specifico del calcio, con la Premier League costretta a fare i conti con un’impennata di casi all’interno della varie società, staff tecnico e giocatori compresi. Già all’origine della cancellazione del match di Conference League contro il Rennes e del rinvio della sfida di campionato con il Brighton di domenica, il Tottenham non scenderà in campo nemmeno stasera. Il focolaio di Covid (13 i casi all’interno del “gruppo squadra”) nella squadra di Antonio Conte ha infatti costretto al rinvio anche della sfida con il Leicester, club che registra a sua volta dei contagi (che hanno portato alla chiusura del centro di allenamento), tanto che il tecnico Brendan Rodgers mercoledì aveva affermato di essere “deluso” dall’iniziale no della Premier di fronte alla richiesta di rinvio della partita, accolta infine il giorno seguente.
Già saltata anche la sfida prevista sabato tra il Manchester United e il Brighton a causa di un vero e proprio “cluster” tra i Red Devils – si parla di addirittura 19 positivi –, che aveva già portato al rinvio della gara di martedì con il Brentford, con quest’ultima compagine a sua volta colpita dai contagi. Se si aggiunge anche Burnley-Watford (pure rinviata ieri per le positività emerse nella squadra allenata da Claudio Ranieri), si arriva a quattro match cancellati nel giro di pochi giorni, ma l’impressione è che non saranno gli ultimi. Anzi, su pressione degli stessi allenatori e società, ci si aspetta uno stop generalizzato del calcio inglese nel prossimo weekend e non è nemmeno esclusa l’ipotesi di una sospensione dell’attività fino a metà gennaio.
Resistono per il momento le sfide di questa sera tra Chelsea ed Everton (anche se i Blues hanno a loro volta annunciato tre nuovi casi tra i giocatori) e Liverpool-Newcastle, con l’allenatore dei Reds Jürgen Klopp che ha chiesto perlomeno più trasparenza: “Ci deve essere chiarezza sui nomi dei positivi e sui numeri reali. Abbiamo il diritto di sapere. Nel caso in cui dovessi contrarre il Covid, e mi auguro che questo non avvenga, non avrei nessun problema a rendere pubblica la mia positività per ragioni di correttezza”.
Non solo in Inghilterra il Covid si sta nuovamente insinuando nelle squadre. Il Real Madrid ha infatti annunciato la positività, oltre che del figlio dell’allenatore Carlo Ancelotti (Davide, membro dello staff), di quattro nuovi giocatori, ossia Gareth Bale, Marco Asensio, Rodrygo e Andriy Lunin, che si aggiungono così ai già noti Marcelo e Luka Modric. Il club ha assicurato di aver messo in atto severe misure per tentare di contendere la diffusione del virus, con la squadra che domenica dovrebbe ricevere il Cadice.