Calcio

Croci-Torti: ‘Con pazienza possiamo venire a capo del Sion’

Domenica contro i vallesani dell’ex mister bianconero Tramezzani mancheranno Celar e il portiere Saipi. Il tecnico del Lugano: ‘Baumann è pronto’

3 dicembre 2021
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Due i cambi forzati per Mattia Croci-Torti nell’undici titolare rispetto alla partita di mercoledì contro lo Young Boys. L’attaccante Celar lamenta problemi alla caviglia, il portiere Saipi soffre di un forte affaticamento muscolare. «Contro il Grasshopper Amoura era partito titolare contro il Gc, di lui abbiamo grande considerazione. Purtroppo a Berna non c’era Abubakar, influenzato. Lo sto tenendo su di giri perché sono convinto che possa essere la sua partita. Ho a disposizione attaccanti che reputo ottimi, quindi riusciremo sicuramente a fare a meno di Celar, facendo qualcosa di diverso».

Baumann è pronto a tornare tra i pali. «Di Noam mi sono sempre fidato – spiega il tecnico bianconero – e sono convinto che tante vittorie che abbiamo conquistato negli anni scorsi siano state anche merito suo. Penso soprattutto alla qualificazione in Europa League con Celestini. Baumann diede un grosso contributo nei sette risultati utili consecutivi. Anche Osigwe ha recuperato e sarà in panchina».

Allo Stade de Suisse ha parlato di mancanza di concentrazione sui due gol incassati nel finale. «Mi sono arrabbiato perché sia contro l’Yb sia a Basilea abbiamo disputato spezzoni di partita importanti, ma non siamo riusciti a restare concentrati nelle ripartenze che avrebbero potuto mettere ko i bernesi nei minuti in cui nei loro ranghi serpeggiava un po’ di nervosismo. Nei minuti finali ci vuole maggior concentrazione, bisogna valutare e dare il peso giusto a ogni pallone. Non l’abbiamo fatto nella maniera migliore. Sono errori dai quali trarre insegnamenti per il futuro».

La battuta d’arresto ha interrotto la striscia positiva (quattro vittorie filate). Teme contraccolpi? «Al fischio finale c’era tanta amarezza, come succede dopo le sconfitte. I giocatori sono esseri umani che vivono di emozioni. Tenevamo tantissimo a portare a casa un punto, fino all’82’ ci stavamo riuscendo. La delusione, in casi così, può anche sfociare in frustrazione, io l’ho avvertita. Però alla ripresa degli allenamenti si lavora. Questo è un gruppo che sa che può vincere tutte le partite ma che può anche andare a Berna a perdere. Sono ragazzi intelligenti che non fanno drammi».

Tramezzani era allo Stade de Suisse. «È un allenatore che fa giocare male la squadra avversaria. Ricordo che tutti dicevano che il Lugano della coppia Alioski-Sadiku difendeva basso. In realtà quando voleva la squadra andava a prendere alto gli avversari. Il Sion fa lo stesso, ha cambiato quattro volte il modulo di gioco perché Tramezzani è un tecnico estremamente intelligente che sa benissimo quando difendere basso e quando venire a prenderti anche a metà campo. Conosce il valore dei suoi giocatori, sulle fasce ha a disposizione delle schegge (Itaitinga e Wesley) che sfrutta per fare male sulle ripartenze».

Il Sion ha ottenuto fuori casa due delle tre ultime vittorie. Però non ha mai vinto due partite di fila. «Non baderò tanto agli avversari. A noi servirà tanta pazienza. Stanare i vallesani non sarà facile. Difendono bene, stretti. In tante cose mi ricordano il Lugano di questi ultimi anni. Non possiamo permetterci di andare all’arrembaggio perché in contropiede possono farci male».