Calcio

‘Un derby è speciale, portiamone i valori in campo’

Il tecnico del Chiasso Andrea Vitali lancia la sfida d’alta classifica con il Bellinzona (domenica alle 14.30 al Comunale): all’andata finì 2-1 per i momò

26 novembre 2021
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No, non è una partita come le altre. E non è retorica, anche se lo si dice a ogni derby, a tutte le latitudini. Andrea Vitali lo ammette: la settimana che precede la sfida di domenica del suo Chiasso con il Bellinzona (calcio d’inizio al Comunale alle 14.30) non è decisamente comune.

«No, questa non è come tutte le altre partite, non nego che ci teniamo particolarmente – spiega il 43enne, allenatore dei momò dallo scorso 19 ottobre, quando la società gli ha affidato la panchina dell’esonerato Baldo Raineri, di cui era il vice e con il quale lo scorso 18 agosto aveva festeggiato il successo 2-1 nel primo derby stagionale contro i granata (guidati non dall’attuale mister Aeby ma da Paiva) –. Ho sempre sostenuto che questi match non vanno preparati molto a livello emotivo perché i giocatori dovrebbero amare interpretarli. Stanno vivendo la settimana più bella dell’anno. Non parlo solo dei miei, ma se in generale un calciatore non sente partite simili, c’è un problema. Per ora vedo un’atmosfera tranquilla, ma penso che si surriscalderà più ci si avvicinerà alla partita».

‘Il campionato è ancora lungo ma sono loro che devono vincerlo’

Con l’Acb è derby, ma è anche seconda (la compagine sopracenerina, con 34 punti) contro terza (28) forza della Promotion League (guidata dal Breitenrain a quota 40). Vincendo, il Chiasso si porterebbe a soli tre punti dai cugini, perdendo finirebbe a meno nove... «Ma il campionato è ancora lunghissimo. Se dovessero imporsi loro sarà perché lo avranno meritato, ma in ogni caso non è che non potremmo più riprenderli. Vediamo come andrà la partita, se ci sarà tanta differenza. Però la squadra che deve vincere il campionato, e lo ha dichiarato, sono loro, non noi. Essere a sei punti da una compagine forte e costruita per la vetta come il Bellinzona è positivo per noi. Non dobbiamo scordare che siamo un gruppo giovane e lo siamo volutamente, perché uno degli obiettivi della società è far emergere dei giovani della regione. Sinora direi che l’annata da questo punto di vista è positiva. Non si parla né di vincere il campionato né delle prime che scappano, quello che il Chiasso deve fare è sempre mettere in campo la prestazione, lo dobbiamo a chi ci segue e a chi vuol bene a questa maglia».

I rossoblù sono reduci da una sconfitta dal sapore di beffa, incassata a Nyon con un rigore dubbio al 93’... È un vantaggio o uno svantaggio arrivare al derby dopo quella trasferta? «Abbiamo impiegato un paio di giorni a digerire quel che è successo. Non influirà sulla nostra prestazione».

‘Panchina lunga, qualità e carattere, l’Acb è un avversario tosto. Ma anche noi...’

Vitali – che dovrà fare a meno di Nivokazi, espulso nella trasferta di Nyon, e Abedini, che non recupererà – ma lo si sapeva – dal suo infortunio, oltre a valutare le condizioni di Said – ha ben chiaro quali siano i punti di forza del Bellinzona... «Hanno un ottimo collettivo e buonissime individualità. Nella loro rosa ci sono tanti calciatori davvero forti e hanno a disposizione tanti cambi. Sono una squadra esperta che gioca un calcio pratico, concreto. Non stravincono ma sono sempre in partita, anche quando vanno sotto recuperano o riescono a non perdere, il che è sinonimo di carattere. Sarà dura giocare contro di loro, ma mi auguro che la partita di domenica non lo sia solamente per noi. Dobbiamo prendere in considerazione i valori del derby e portarli in campo, è quel che mi preme».

Il tecnico italiano siede ormai da circa un mese e mezzo sulla panchina dei rossoblù. Quando gli chiediamo un primo bilancio della sua avventura sulla panchina momò, afferma che dovranno essere gli addetti ai lavori, i giornalisti e poi i suoi superiori, a stilarlo. Però si dice soddisfatto... «La squadra sta facendo abbastanza bene. Siamo partiti con tre vittorie, abbiamo pareggiato in casa conoscendo una flessione davanti al nostro pubblico, ma poi ci siamo ripresi, anche se il risultato dice che abbiamo perso con una compagine competitiva come lo Stade Nyonnais».

Oltre, effettivamente, con i bilanci non ha senso andare, anche perché all’orizzonte c’è un derby che ha davvero tanto da dire.