Croci-Torti costretto a qualche cambio, ma con il Lucerna arrivano tre punti e terzo posto
Il Lugano riparte da dove si era fermato prima della pausa dedicata alla Nazionale. Riparte da una vittoria tanto importante quanto limpida, colta contro il Lucerna dell’ex tecnico Fabio Celestini, per il quale le prossime ore potrebbero anche essere le ultime trascorse sulla panchina della formazione della Svizzera centrale. Un 3-1 chiaro e meritato, sia nello score, sia nella qualità della prestazione. Il Lucerna, è vero, ha tenuto in apprensione i 3’000 presenti a Cornaredo con i soliti Sorgic e Ugrinic, ma nel complesso è il Lugano che ha più ragioni di recriminare per il mancato quarto gol che non gli ospiti per non aver trovato una seconda segnatura capace di riaprire la contesa.
Sceso in campo con una formazione inedita a causa delle precarie condizioni di Lavanchy (non al 100% dopo il guaio muscolare di 15 giorni fa a Losanna), Custodio (problemi bronchiali) e della squalifica di Bottani, gli uomini di Croci-Torti hanno ribadito di aver trovato un’ispirazione di gioco capace di andare al di là delle assenze, anche grazie a una panchina sulla quale la qualità è aumentata e di parecchio... «La formazione di oggi può essere considerata un azzardo – afferma Mattia Croci-Torti –, ma sapevo che se avessi messo in campo Lavanchy e Custodio dal primo minuto avrei corso un grosso rischio. Inutile, perché adesso ci aspetta un filotto di partite impegnative, considerato pure il recupero contro lo Young Boys. Con questa rosa a disposizione, era la squadra migliore sulla quale fare affidamento. Inoltre, con questo modulo avevo visto il Losanna disputare una grande prestazione contro il Lucerna e ho voluto provare pure io. Decisioni che a volte pagano, a volte no, ma nel complesso abbiamo disputato una prestazione solida. È stato bello vedere la consapevolezza acquisita da questo gruppo».
In effetti, il Lugano è stato padrone del gioco per tutti i 90’, nonostante nella ripresa abbia ceduto il controllo agli ospiti, pur senza correre troppi problemi. «Eravamo in vantaggio 3-1 alla pausa e non c’era alcun motivo di aumentare il ritmo. Al contrario, ho chiesto ai ragazzi di abbassarlo, se ce ne fosse stata l’opportunità. Se fossimo riusciti a stare in campo secondo i nostri tempi di gioco, ero sicuro che il Lucerna non sarebbe riuscito a farsi pericoloso, anche perché privo di Tasar e Schürpf, due che ci hanno sempre creato grossi problemi quando ce li siamo trovati di fronte»
I bianconeri non sono andati in panico nemmeno dopo il gol di Sorcig che all’11’ ha pareggiato il vantaggio di Ziegler dopo appena 4’. Un gol che avrebbe potuto destabilizzare i bianconeri, anche perché gli uomini di Celestini hanno mostrato una certa pericolosità ogniqualvolta sono arrivati dalle parti di Saipi (pochi, comunque, gli interventi del numero uno della Nazionale U21)... «Abbiamo applicato alla perfezione il game plan che prevedeva di colpirli nelle ripartenze. E ciò, nonostante l’assenza di Bottani, sempre fondamentale per il nostro gioco. Amoura e Celar, dal canto loro, hanno mostrato tutte le loro qualità, sublimate da un gol magistrale per il 2-1». Una rete trovata proprio sull’asse sloveno-algerino, con l’ottima difesa di palla del numero 19 e il tocco preciso davanti a Müller del piccolo numero 6. Il 3-1 che ha chiuso la partita, firmato nei minuti di recupero del primo tempo dalla precisione di Maric dal dischetto (fallo di mano di Frydek), ha suggellato l’ennesima ottima prestazione dei bianconeri... «Questa per noi è stata la terza vittoria consecutiva, la quarta se prendiamo in considerazione pure la Coppa Svizzera. Un filotto che da quando sono a Lugano non avevamo mai ottenuto, l’ultimo credo risalga alla gestione Tramezzani. Dimostra lo spirito di gruppo che accomuna questi ragazzi, uno spirito di gruppo in grado di fare la differenza».
Se proprio ci fosse bisogno di cercare il pelo nell’uovo, ci si potrebbe soffermare sul fatto che, in particolare nella ripresa, la squadra non è riuscita a sfruttare nemmeno una delle molte ripartenze avute a disposizione. Poco male, perché a conti fatti il Lucerna, pur premendo e colpendo una traversa con Ugrinic, non è più stato in grado di mettere in discussione la vittoria bianconera.
E adesso, il Lugano può godersi la terza posizione in classifica ad appena cinque punti dalla capolista Zurigo e con un comodissimo +12 sul Losanna, attuale spareggiante... «Non credo che si debba guardare ogni settimana a chi sta davanti e a chi sta dietro. Noi andiamo in campo tutte le volte per conquistare tre punti, le somme le tireremo soltanto alla fine. Il fatto di ritrovarci al terzo posto, per me non rappresenta uno stimolo, perché quelli non mi mancano mai. È la solidità della prestazione che ci fornisce la cifra di ciò che stiamo portando avanti. E oggi lo abbiamo fatto senza tre titolari, a ulteriore dimostrazione del grado di solidità raggiunto».