Al Letzigrund nel match d’alta classifica un Lugano privo di Bottani non riesce a tirare in porta una sola volta e viene punito dal suo ex attaccante
Questo Zurigo, il Lugano proprio non lo digerisce. Al Letzigrund nel match d’alta classifica della decima giornata di Super League i bianconeri si sono infatti inchinati 1-0 alla nuova (provvisoria) capolista, incassando così il quinto ko consecutivo (senza oltretutto segnare) contro i tigurini. A decidere una sfida in cui ai ticinesi, che non hanno mai tirato nello specchio della porta avversaria, è mancata maledettamente la vèrve in fase offensiva dell’infortunato Mattia Bottani, non lo spauracchio dei sottocenerini Antonio Marchesano (5 reti nelle 5 precedenti occasioni in cui era sceso in campo contro il Lugano) bensì l’ex Assan Ceesay, che al 77’ ha raccolto l’assist del centrocampista ticinese per realizzare il gol-partita e infliggere a Mattia Croci-Torti il primo dispiacere da quando siede sulla panchina luganese (dopo cinque risultati utili, Coppa compresa).
Privo degli infortunati Bottani, Maric, Baumann e Guidotti, Croci-Torti ha continuato a dare fiducia tra i pali a Osigwe (sempre preferito al portiere dell’U21 rossocrociata Saipi), davanti al quale ha schierato una difesa a quattro composta da Hajrizi a destra (come due settimane prima nella vittoria sul Losanna), Facchinetti a sinistra e la coppia Daprelà-Ziegler al centro. A metà campo rispolverato il trio formato da Sabbatini, Custodio e Lovric, con Lavanchy e Abubakar larghi sulle fasce a supporto dell’unica punta Celar.
In casa della terza forza di Super League (in precedenza battuta solo da Basilea e Young Boys) i bianconeri hanno mostrato una buona personalità provando subito a prendere in mano le operazioni, ma i tigurini non sono rimasti a guardare e le due squadre si sono praticamente annullate. L’unica mezza opportunità l’ha sprecata al 13’ Celar, che dopo aver ereditato il pallone sulla trequarti in seguito a un errore avversario in impostazione, ha perso il tempo sia per tirare in porta, sia per servire un compagno. Sull’altro fronte, ci ha provato in un paio di occasioni l’ex Ceesay, senza tuttavia riuscire a impensierire Osigwe. In un contesto del genere, piuttosto logico che il principale brivido del primo tempo sia arrivato su palla ferma, con l’estremo difensore di origine nigeriana che al 36’ ha tolto dal sette la punizione calciata dai 20 metri di Marchesano, pochi istanti dopo nuovamente insidioso deviando sopra la traversa una conclusione di Doumbia.
Partenza decisamente più movimentata nella seconda frazione, con Abubakar che dapprima ha calciato alto dopo una bella ripartenza e pochi minuti dopo ha servito un buon pallone al limite dell‘area per Sabbatini, il cui esterno destro non è andato lontano dall’angolino alto alla destra di Brecher. Ancor più velocemente di quanto capitato nel primo tempo, la spinta degli ospiti si è però esaurita e seppur senza impensierire più di tanto Osigwe, Guerrero (altro ex dei sottocenerini) e compagni hanno preso in mano il gioco e costretto la squadra di Croci-Torti a indietreggiare pericolosamente. Un nuovo (dis)equilibrio che ha iniziato a tradursi in occasioni da rete nella metà conclusiva della frazione, quando dapprima Ceesay (al 67’) ha messo fuori di poco di testa e poi il neoentrato Coric con un destro da ottima posizione ha chiamato il portiere bianconero alla grande parata.
Nulla ha invece potuto Osigwe al 77’ quando la premiata ditta Marchesano-Ceesay si è messa in moto per l’ennesima volta: il lancio in verticale da metà campo del numero dieci ha sorpreso la difesa bianconera, con in particolare Hajrizi e Daprelà che si sono lasciati sfuggire l’attaccante gambiano, bravo poi a incrociare di sinistro appena dentro l’area trovando il suo ottavo gol di questo campionato (in 10 presenze, reti che diventano 10 aggiungendo anche le due partite di Coppa Svizzera). Lo stesso 27enne ha in seguito sprecato l’occasione per il raddoppio ma è comunque risultato il match-winner, in quanto nonostante le forze fresche inserite da Croci-Torti (tra cui l’algerino Amoura, decisivo da subentrante nell’ultima vittoria sul Losanna) il Lugano non è più riuscito a reagire, chiudendo con un eloquente zero nella casella tiri in porta.
«Perdere così fa male – la reazione a caldo del centrocampista bianconero Olivier Costodio –. È stata una partita chiusa, con poche occasioni e purtroppo su una di queste abbiamo preso un gol evitabile. Sapevamo che sarebbe stato difficile sviluppare trame offensive e spingerci in avanti e così è stato, ma anche noi dietro non abbiamo concesso più di tanto, per cui a maggior ragione come detto è un peccato aver perso».
Zurigo - Lugano 1-0
Rete: 77’ Ceesay 1-0.
Zurigo: Brecher; Omeragic (90’ Kamberi), Kryeziu, Aliti; Boranijasevic, Doumbia, Krasniqi (64’ Gnonto), Guerrero; Dzemaili (64’ Coric); Marchesano (83’ Hornschuh), Ceesay.
Lugano: Osigwe; Hajrizi (81’ Mahmoud), Daprelà, Ziegler, Facchinetti (81’ Yuri); Custodio (81’ Phelipe); Lavanchy, Sabbatini, Lovric; Celar (64’ Amoura), Abubakar (76’ Lungoyi).
Arbitro: San.
Note: 7325 spettatori. Zurigo privo di Tosin, Kramer, Leitner e Khelifi. Lugano privo di Bottani, Baumann, Maric, Guidotti e Alexander Muci (infortunati). Ammoniti: 51’ Ceesay. 69’ Hajrizi. 91’ Gnonto.