Svizzera, un test utile ai fini della selezione

Benché in seno alla Nazionale ci si premuri - giustamente - di sostenere il contrario, è evidente che stimoli e motivazioni non siano al livello di guardia per Svizzera-Finlandia di domani sera a San Gallo. Una sfida amichevole piazzata dopo due incontri ufficiali (vinti), quindi in una posizione sgradita ai calciatori. È però un test utile per due motivi: per il ranking Fifa che poi determina a quale fascia si appartiene in occasione dei sorteggi per Mondiali ed Europei e per la composizione della lista definitiva dei nazionali che Vladimir Petkovic porterà agli Europei. Sotto la lente del Ct, in particolar modo, Eray Cömert, Edimilson Fernandes, Steven Zuber, Ruben Vargas e Christian Fassnacht. «Ciascun giocatore avrà la possibilità di dimostrarmi che è in grado di dare qualcosa alla squadra, nulla è ancora definitivo», ha spiegato il ct rossocrociato.

La volontà di ritrovare la qualità rimasta inespressa contro la Bulgaria e la Lituania e di centrare un risultato pieno che chiuda in modo ottimale il trittico di partite di inizio primavera induce Petkovic a schierare un undici il più competitivo possibile (probabilmente con Xhaka e Shaqiri confermati) che sappia fronteggiare al meglio la Finlandia, una Nazionale capace di battere 2-0 la Francia lo scorso novembre a Parigi, il cui valore è superiore a quanto indichi l’attuale ranking (55). 

In lizza nel girone dei transalpini nella corsa ai Mondiali, i finnici - il cui giocatore più rappresentativo è l’attaccante del Norwich City Teemu Pukki - hanno esordito con due pareggi, 2-2 contro la Bosnia/Erzegovina e 1-1 contro l’Ucraina. Due risultati che confermano come la qualificazione agli Europei del 2016, la prima della storia della Finlandia, non sia stata frutto del caso bensì di una credibilità di squadra ormai consolidata.