Calcio

Gavranovic risponde presente e la Nati batte la Finlandia

L'undicesima rete con la maglia della Svizzera dell'attaccante ticinese dà il La al successo 3-2 (il terzo del 2021) nell'amichevole di San Gallo

31 marzo 2021
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Promosse le "alternative" offensive, rimandate quelle arretrate. È in sostanza questo il dato principale emerso dall'amichevole di San Gallo tra Svizzera e Finlandia, che tale si è rivelata per intensità e coinvolgimento (ma in fondo difficilmente avrebbe potuto essere altrimenti) disilludendo almeno in parte le attese di Vladimir Petkovic, desideroso di vedere le sue seconde linee impegnate in una partita vera che avrebbe dovuto fornirgli indicazioni importanti in vista degli Europei di giugno. Qualcosa il 3-2 contro i nordici ha comunque detto, ossia che Mario Gavranovic e Ruben Vargas hanno una volta ancora risposto presente realizzando una rete a testa e fornendo, in particolare il ticinese, una prestazione incoraggiante fatta di tanto movimento e una buona intesa con i compagni. Meno positivo per contro il bilancio di elementi quali Omlin e Sow, colpevoli sui due gol ospiti.

Ampio turnover, bene gli attaccanti, meno i difensori

L'annunciato turnover si è effettivamente concretizzato (anche tra i finlandesi va detto), con Petkovic che ha cambiato ben nove elementi rispetto all'undici iniziale schierato domenica contro la Lituania (vittoria 1-0 nelle qualificazioni mondiali), "salvando" solo Nico Elvedi in difesa e uno Xherdan Shaqiri (alla sua 89esima presenza in rossocrociato e capitano di serata) schierato alle spalle di Gavranovic. E proprio l'attaccante della Dinamo Zagabria ha fornito al suo selezionatore la miglior risposta possibile trovando al 21' la rete (la numero 11 per lui con la maglia della Nati, alla 29esima presenza) che ha sbloccato l'incontro: dopo uno spunto sulla destra del folletto del Liverpool, Sow è riuscito in extremis ad allungare il pallone verso il numero 19, lesto a mettere alle spalle dei portiere ospite di piatto destro. Lo stesso giocatore cresciuto a Lugano ha poi sfiorato il raddoppio colpendo il palo esterno attorno al 30', non prima però del pareggio concesso dai padroni di casa e in particolare da un incerto Omlin, sorpreso dal colpo di testa di Pohjanpalo e dal velo di un giocatore avversario lasciato solo davanti a lui. L'attaccante dell'Union Berlino ha persino raddoppiato dagli undici metri al 40' grazie a un altro regalo di un elemento chiamato a mettersi in mostra, Sow, che dapprima ha perso palla e poi ha causato il rigore.

I molti cambi della ripresa (dentro subito dal 46' Fassnacht, Akanji e Xhaka) hanno ridato slancio alla Svizzera che ha preso in mano le redini dell'incontro con maggior decisione. Al 54' ancora Gavranovic si è messo in evidenza mandando con un bel tocco Zakaria verso la porta avversaria, ma la conclusione del centrocampista del M'Gladbach è stata intercettata dal neo entrato tra i pali finlandesi Mäenpää. Poco male visto che pochi minuti dopo un altro elemento fresco di ingresso in campo, Ruben Vargas, si è inventato il gol del pareggio con una conclusione a fil di palo dopo una bella serpentina. Con il passare dei minuti (e l'uscita dal campo di Gavranovic per Seferovic) la verve dei padroni di casa si è pian piano esaurita, cosa che non ha però impedito proprio all'attaccante del Benfica di trovare (seppur in fuorigioco) di testa la rete della vittoria.

Gavranovic: ‘Sono contento, mi sento bene in questo gruppo’. Petkovic: ‘La maggior parte delle risposte positive’

Soddisfatto a fine gara il migliore in campo, Mario Gavranovic... «Sono contento di stasera e in generale di come sta andando questa stagione, con il club sto facendo bene e anche con la Nazionale ho avuto qualche possibilità in più dal primo minuto – le parole del ticinese, autore di 14 gol e 7 assist in 21 partite nella massima divisione croata –. Fisicamente sto bene e in generale in questa nazionale mi trovo bene, con questo gruppo ci conosciamo ormai da tanto ed è nata una bella intesa».

Sulla sfida di serata, il numero 19 afferma che «avevamo detto che non sarebbe stata una semplice amichevole, anche perché la Finlandia aveva battuto la Francia in precedenza. Abbiamo commesso qualche errore nel pressing e in fase difensiva, ma abbiamo anche offerto buone cose davanti. Potevamo segnare di più, ma comunque è arrivata una vittoria che assieme alle due precedenti ci permette di preparare l’Europeo con la giusta serenità».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Vladimir Petkovic, per il quale «la maggior parte delle risposte che ho ricevuto sono state positive, c’è anche stato qualcosa che non ha funzionato al meglio come in occasione dei due gol evitabili subiti, ma in generale sono soddisfatto. Vincere era il nostro obiettivo ma soprattutto sono contento della prestazione di tutti, perché anche modificando il sistema di gioco i ragazzi hanno dimostrato la voglia di fare bene e questo è molto buono in vista dei prossimi mesi».

I convocati per l'Euro entro il primo giugno

A prescindere da quali indicazioni Petkovic abbia potuto trarre dalla sfida con la Finlandia (e quali ancora riceverà dalle ultime due amichevoli prima dell’Europeo, a fine maggio contro gli Stati Uniti e a inizio giugno con il Liechtenstein, nel contesto del campo di allenamento previsto dal 24 maggio a Bad Ragaz), di certo c’è che il selezionatore rossocrociato dovrà comunicare la lista dei 23 convocati (numero che potrebbe venir allargato per permettere alle nazionali di far fronte a eventuali casi di Covid tra i giocatori) entro martedì primo giugno, ossia dieci giorni prima dell’inizio della manifestazione e undici dall’esordio degli elvetici contro il Galles. Dopo tale data eventuali cambiamenti potranno avvenire solo in caso di infortuni o malattia, con l’Uefa che dovrà ancora specificare le possibilità in caso appunto di positività al coronavirus di uno o più elementi della rosa.

Una rosa che difficilmente varierà di molto rispetto alle scelte effettuate dall’ex tecnico del Bellinzona negli ultimi mesi (e anni), con i pochi dubbi legati principalmente a giocatori sulla via del recupero dopo i rispettivi infortuni, come Fabian Schär e Renato Steffen. Se sano, il primo sarebbe certamente un tassello imprescindibile di una difesa che davanti al trio di portieri Sommer, Mvogo e Omlin proporrà di sicuro Akanji, Elvedi, Mbabu e Rodriguez, con Benito e Widmer di rincalzo per gli esterni e Omeragic e Cömert a giocarsi il posto di centrale di riserva. Il secondo a sua volta se sufficientemente pronto – discorso che vale anche per Admir Mehmedi e Ruben Vargas – completerebbe il pacchetto di centrocampo (agli irrinunciabili Xhaka, Freuler e Zakaria dovrebbero aggiungersi Djibril Sow ed Edimilson Fernandes) e attacco (intoccabili Shaqiri, Seferovic, Embolo e Gavranovic, in corsa per un posto Fassnacht).