Shaqiri la sblocca al 2' ma poi i rossocrociati smettono di spingere e si accontentano di portare a casa il secondo successo della loro campagna mondiale
Vladimir Petkovic debuttò sulla panchina rossocrociata l’8 settembre 2014 a Basilea, contro l’Inghilterra (0-2) nell’ambito delle qualificazioni agli Europei di Francia. Seguirono poi la sconfitta di misura in Slovenia (0-1) e il successo - il primo della sua gestione - ai danni di San Marino (4-0). Il ct rossocrociato la prima vittoria casalinga alla guida della Svizzera la conseguì il 15 novembre 2014 proprio a San Gallo, contro la Lituania battuta allora 4-0. Un incontro al quale ebbero un ruolo da protagonista in campo Sommer, Shaqiri e Seferovic, titolari anche ieri al Kybunpark in occasione della 70esima panchina del ct rossocrociato che la ricorrenza l’ha festeggiata con uno striminzito 1-0 lanciato dal gol del citato folletto del Liverpool, a bersaglio ancor prima di capirci qualcosa in una sfida monocorde ma non brillante, sulla falsariga di quanto accaduto giovedì a Sofia contro la Bulgaria.
Oltre ad aver indirizzato la partita sui binari lungo i quali sfrecciava ieri il treno dei desideri (elvetici), il gol dell’1-0 realizzato al 2’ da Shaqiri ha avuto un altro doppio merito: ha reso onore alla memoria di Roger Vonlanthen, indimenticato nazionale rossocrociato e ct della Svizzera ricordato prima del fischio d'inizio, e contributo a cancellare la pessima figura fatta a ridosso dell’incontro con il teatrino della sostituzione della porta difesa nel primo tempo da Sommer. Risultata troppo alta (lo ha segnalato uno degli allenatori dei portieri durante la fase di riscaldamento), i responsabili del Kybunpark ne hanno “piantata” una recuperata nel magazzino dello stadio con i colori biancoverdi del San Gallo, contravvenendo al regolamento internazionale che impone il bianco vietando riferimenti cromatici relativi ai singoli club).
Nata sotto auspici non esattamente promettenti, la partita di San Gallo si è allineata ai contenuti non esaltanti (e un po' avvilenti) delle fasi che ne hanno preceduto lo svolgimento. Ritmi bassi, poche occasioni, tanti errori (desolante la qualità dei calci d'angolo) con un successo che fa il pari con quello di giovedì e che lancia il duello a distanza con l'Italia, a sua volta a punteggio pieno (Bulgaria sconfitta 2-0).
Proprio come giovedì, la Svizzera ha aperto le marcature alla prima occasione. Contrariamente a quanto successo contro la Bulgaria, però, non ha saputo fare la differenza sullo slancio del prematuro vantaggio, chiudendo i primi 45’ con il minimo sindacale, tanto possesso palla, una chiara supremazia territoriale ma una sola rete di vantaggio. A un divario più rassicurante avrebbero potuto contribuire Akanji (palo), Seferovic (diagonale a lato) e Vargas (colpo di testa non esattamente da manuale), ma non se n’è fatto niente. Ci avrebbe magari potuto provare Rodriguez dal dischetto, ma l’arbitro non ha sanzionato un’irregolarità evidente ai danni di Embolo negando ai padroni di casa un rigore che è parso netto. Quattro occasioni, quindi, a fronte però di una sola realizzazione e di qualche difficoltà di troppo nel gestire le trame offensive. Segnatamente con Vargas, preferito a Zuber, un po’ ai margini del confronto, Shaqiri, a bersaglio ma piuttosto impreciso, e Seferovic, ben poco chiamato in causa.
Che la prima occasione di raddoppio sia arrivata solo al 72' con un piattone prevedibile di Zakaria la dice lunga sulle difficoltà avute da Xhaka e compagni in una ripresa affrontata un po' al rallentatore. Petkovic ha inserito forze fresche (il citato Zakaria, Fernandes e Mario Gavranovic prima, Mehmedi e Zuber poi) per imprimere un'accelerazione a un duello dai ritmi troppo bassi. Ne è conseguita la lettura del gioco non troppo complicata per i pur modesti lituani, arroccati a difesa di un risultato che con un episodio estemporaneo o casuale avrebbe anche potuto essere rimesso in discussione. Il montante colto da Zuber a 6' dal termine di una ripresa soporifera è catalogabile tra questi: estemporaneo, nonché sfortunato. Discorso simile per il clamoroso gol che Zakaria si è divorato a un metro dalla porta. Poco, fermo restando il secondo successo di un girone lanciato nel modo giusto, benché solo sul piano dei risultati.
Rete: 2’ Shaqiri 1-0
Svizzera: Sommer; Elvedi, Akanji, Rodriguez; Vargas (79' Zuber), Freuler (65’ Zakaria), Xhaka, Widmer (65’ Fernandes); Shaqiri (79' Mehmedi); Seferovic, Embolo (65’ Gavranovic)
Lituania: Svedkauskas; Mikoliunas, Gaspultis, Beneta, Valtkunas; Simkus; Novikovas, Dapkus, Slivka (75' Eliosius), Lasickas (58’ Laukzemis); Cernych (80' Petravicius)
Arbitro: Gestranius (Fin)
Note: a porte chiuse. Ammoniti: 42’ Cyrnech