CALCIO

Una Svizzera audace anche contro la Roja

La Nazionale di Petkovic in campo questa sera a Madrid per la Nations League. Tra i convocati anche Shaqiri dopo il nullaosta delle autorità iberiche

10 ottobre 2020
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Il giallo Shaqiri ha caratterizzato le ultime ore della Nazionale svizzera prima della sfida di Nations League in programma questa sera a Madrid contro la Spagna. Potrà scendere in campo o sarà costretto a guardare i compagni dalla tribuna? La Svizzera ha dovuto attendere quasi la mezzanotte, termine ultimo a disposizione di Vladimir Petkovic per comunicare la lista dei giocatori per la partita, prima di sapere se le autorità sanitarie spagnole avrebbero dato il via libera al centrocampista del Liverpool. E la risposta, giunta al termine di lunghe e febbrili ore di attesa, è stata positiva. Shaqiri, dunque potrà scendere in campo. Per lui si tratta del confronto numero 83 con la maglia rossocrociata e il ritorno in un gruppo dal quale mancava dal giugno 2019. Un bel regalo per il suo 29º compleanno.

Shaqiri, si ricorderà, era risultato positivo al coronavirus nel test effettuato lunedì al momento dell’inizio del campo d’allenamento. Per questo motivo era stato costretto a saltare l’amichevole con la Croazia. Un secondo esame aveva però evidenziato come il giocatore fosse in possesso degli anticorpi, ma che questi erano il risultato di un’infezione precedente. In base a questo, i medici avevano deciso che il giocatore non era più contagioso.

La Nazionale, tuttavia, ha probabilmente preparato la partita con l’idea che il suo playmaker non ci sarebbe stato. Ormai è abituata alla sua assenza e non cambierà nulla: la Svizzera ha il suo stile e poter giocare contro una squadra come la Spagna è una bella sfida. Ma senza complessi di inferiorità, come contro la Germania il mese scorso: «Cercheremo di imporre il nostro gioco», ha affermato un fiducioso Petkovic. Anche Luis Enrique ha elogiato le qualità dei giocatori elvetici: «La Svizzera merita più dell’unico punto che ha ottenuto in questa Nations League – ha detto l’allenatore spagnolo –. È una squadra molto audace, sia in attacco, sia in difesa». 

L’ex allenatore del Barcellona ha anche notato alcuni elementi nello stile di gioco dei rossocrociati che inducono al rispetto: «La Svizzera è in grado di partire da dietro senza problemi – ha detto –. Ed è una squadra a cui piace pressare, molto forte e molto alto». Una cosa è certa, questa Svizzera viene presa molto sul serio.

E, di conseguenza, non può più nascondersi. La Spagna si aspetta una Nati capace di proporre il suo stile di gioco, in particolare con un blocco molto alto che cerca di creare pressione per mettere in difficoltà la costruzione del gioco avversario. Bisognerà che la squadra di Petkovic sia ancora più radicale nello sviluppo delle sue idee di quanto non lo sia stata, con una formazione rimaneggiata, mercoledì al cospetto della Croazia.

“Mi aspetto il 90% di passaggi riusciti”

La Spagna di Luis Enrique è una squadra che, pure lei, sta forgiando un suo stile, un po’ diverso rispetto al passato: «Hanno meno possesso palla, perché hanno ancora più possibilità di guadagnare velocità», ha osservato Petkovic, riferendosi in particolare ad Ansu Fati e Rodrigo Moreno, due giocatori capaci di giocare in profondità e che la Roja non esita a mandare in porta con un gioco più verticale rispetto all’ultimo decennio.

Si tratterà quindi di far sì che la Svizzera abbia fiducia nelle proprie qualità nelle situazioni di possesso palla, con un forte desiderio di competere nel controllo del gioco al cospetto di un avversario che da anni fa di questa caratteristica la sua impronta genetica. «Dovremo essere al 100% se vogliamo competere. Dovremo anche essere molto realistici davanti alla porta. Soprattutto, la nostra qualità di passaggio deve essere molto alta. Mi aspetto che la mia squadra abbia almeno il 90% di riuscita nei passaggi, è fondamentale se vogliamo tenere testa alla Spagna. Infatti, la loro grande qualità è la capacità di pressare in maniera furibonda non appena perdono palla. Quindi dovremo saper offrire sempre una soluzione di passaggio al compagno».

Così, senza alcuna esitazione, la Svizzera si trova nel ruolo di potenziale piantagrane, di outsider convinto di poter battere una delle nazioni calcisticamente più ricche del mondo. «Sì, la Spagna ha grandi qualità, ma abbiamo già dimostrato che possiamo sviluppare il nostro gioco contro grandi squadre. Quindi sta a noi concentrarci», ha affermato il capitano Granit Xhaka. L’audacia non è peccato, a patto che porti al successo...

Ansu Fati, l’attrazione

Mercoledì a San Gallo, nell’amichevole contro la Croazia la Svizzera aveva fatto esordire il 18enne Becir Omeragic. Con ogni probabilità a Madrid il ginevrino rimarrà in panchina, a differenza del suo coetaneo iberico Ansu Fati, formalmente ancora diciassettenne (diventerà maggiorenne alla fine del mese), ma che si è già guadagnato un ruolo importante sia nel Barcellona, sia nella Nazionale di Luis Enrique. D’altra parte, il suo inizio di stagione è stato eccellente, con tre reti in Liga e una nell’esordio con la Roja contro l’Ucraina. Emerso un anno fa dalla cantera del Barça, Ansu Fati sta bruciando le tappe, ma tutto lascia pensare che non sia il classico fuoco di paglia, come spesso se ne sono visti in Catalogna (Bojan Krkic, Munir, Deulofeu... ). Questa sera il giovane originario della Guinea-Bissau dovrebbe schierarsi all’ala sinistra nel 4-3-3 di Enrique e sarà la punta di lancia del rinnovamento spagnolo. Rinnovamento al quale partecipano anche altri nomi, come ad esempio Dani Ceballos o Adama Traoré. Ma gli occhi di tutti saranno puntati in primo luogo su Ansu Fati, al quale tutti gli addetti ai lavori predicono un futuro da stella di prim’ordine.

Le probabili formazioni

Spagna: De Gea; Navas, Ramos, Pau Torres, Reguilon; Ceballos, Rodri, Merino; Ferran Torres, Rodrigo, Ansu Fati.

Svizzera: Sommer; Elvedi, Schär, Rodriguez; Widmer, Xhaka, Freuler, Benito; Shaqiri, Mehmedi; Seferovic

Note: Spagna senza Thiago Alcantara, Fabian Ruiz e Carvajal, Svizzera senza Akanji, Shaqiri, Steffen (Covid-19), Aebischer, Ajeti, Embolo, Mbabu e Zakaria