La squadra di Jacobacci è tornata al lavoro, con 28 uomini in campo. 'Per il numero di contratti in essere e il Covid attraversiamo un momento di difficoltà '
Lunedì i test fisici e i tamponi per il Covid, tutti negativi. Oggi, invece, il primo allenamento e la conferenza stampa di presentazione del nuovo arrivato in società , quel Gianni Lovato nuovo responsabile dell’area tecnica. Una giornata molto intensa per l'Fc Lugano, con il tecnico Maurizio Jacobacci che ha ritrovato i suoi giocatori appena due settimane dopo la vittoria ottenuta sul campo del relegato Neuchatel Xamax (a proposito del Mister: ieri si è incontrato con il presidente e si è accordato su un contratto annuale, come da sua richiesta).
Alla ripresa a Cornaredo sono 28 i giocatori presenti, 24 di movimento e 4 portieri, con solo il capitano Sabbatini ad allenarsi da solo. In una seduta mattutina preceduta dall'incontro con la stampa, a cui hanno preso parte il presidente Angelo Renzetti, Marco Padalino e, appunto, Gianni Lovato. «Attraversiamo un momento di difficoltà per via del Covid, visti tutti i contratti in essere - esordisce Renzetti -. In generale il mercato sta cambiando: s'investe poco, e noi dobbiamo essere molto attenti. Quindi era giusto aggiungere una figura importante e competente nel nostro organico: ex giornalista sportivo e general manager nel calcio italiano, con l'arrivo di Gianni vogliamo ampliare il nostro raggio d’azione a tutti i livelli, sia societario, sia sul fronte del mercato. Marco Padalino, che a tutt’oggi fa già tantissimo, da solo non può fare tutto, e con Lovato pensiamo di aver trovato una figura esperta, che ha tante conoscenze nel calcio, soprattutto italiane».
Come intendete muovervi? «Il nostro obiettivo è far sì che il valore tecnico della squadra rimanga immutato. Siamo ripartiti con 29 giocatori, compreso il nuovo acquisto, il ventiduenne difensore spagnolo Adrian Guerrero, ma dobbiamo alleggerire la rosa e il monte-ingaggi. Quindi otto o nove giocatori dovranno partire, e se dovessero esserci anche dei titolari fissi nelle partenze, verranno sostituiti. Le offerte di giocatori sono moltissime, per contro sono scarse invece le possibilità di cessione». Â
E Lovato? Come site arrivati a lui? «Si era interessato a capire se la nostra società era in vendita - spiega Renzetti -. A quel punto ci siamo conosciuti, incontrandoci parecchie volte. E il suo aiuto ci potrà essere utile per l'eventuale cessione della società ».
Ma il futuro qual è? «Se voglio vendere, prima devo consolidare la società : dobbiamo dare un'immagine di noi che sia la migliore possibile. Ci tengo ringraziare tutti, per ciò che stanno facendo: tutti in questo club stanno dando il massimo. Per quanto riguarda le offerte, attualmente ce ne sono due che sono state messe nero su bianco. Ma è tutto ancora da approfondire».Â
Negli ultimi tempi si era parlato anche di un’imprenditore italo-canadese, tale Francesco Bellini... «Voglio subito premettere una cosa: con lui noi non abbiamo mai parlato - aggiunge Renzetti -. Anche perché vive in America, e a tutt’oggi non può muoversi. Certo, potrebbe essere un opzione se vuole darci una mano. E Gianni Lovato lo conosce, avendo lavorato con lui nell’Ascoli. Ma parliamo sempre di indiscrezioni nulla più. C’e questa opzione, d'accordo, ma rimane appunto solo un'opzione».
Il settore giovanile, invece? «Stiamo lavorando bene con il Team Ticino, dov'è tornata la tranquillità e la serenità - conclude il presidente -. In quel gruppo ci sono ben tredici giocatori che trovano regolarmente spazio nelle diverse nazionali giovanili: le loro carriere vanno seguite da vicino, è un investimento troppo importante per il futuro».
Gianni Lovato, 58 anni, arriva in Ticino forte dell'esperienza dirigenziale maturata nell'Ascoli. «Questa di Lugano è una sfida particolare, che mi farà uscire dalla mia zona di comfort. E io sono uno che nella vita ha sempre cercato di migliorare - spiega l'ex giornalista di Tuttosport -. Entro in un club che ha sempre fatto molto bene, con risultati per niente scontati. Ho visto parecchie partite del Lugano e la voglia di lottare mi ha impressionato. Ho la fortuna di conoscere ed essere amico di Bellini, e magari un giorno verrà a Lugano e si potrà parlare insieme. Mi occuperò del mercato insieme a Padalino, con cui condivido molte affinità sul piano calcistico».
E a Cornaredo la strategia è chiara: «La parola d’ordine è: vendere - spiega Marco Padalino, il direttore sportivo -. Poi eventualmente si potrà pensare a ingaggiare altri giocatori. Ma adesso fare dei nomi non è simpatico, lasciamoli lavorare… In arrivo, intanto, confermo il terzino spagnolo Adrian Guerrero dal Valencia, mentre da Chiasso si è trasferita l’uruguaiano Joaquin Ardaiz, punta centrale che si allena da noi da molti mesi e che la squadra caldeggiava. Mentre in sostruzione del portiere David Da Costa c'è un altro giovane interessante, Sebastian Osigwe, proveniente dal Kriens. In prova, infine, c'è il ventenne terzino nigeriano Lucky Opara, un bel talento che ha totalizzato una rete e quattro assist nelle dieci partite giocate di recente in Lettonia con i colori dello Spartak di Jurmala». Â