Calcio

L'ultimo sforzo per l'Europa

Alle 20.45 la Svizzera affronta Gibilterra nell'ultimo confronto delle qualificazioni. Basta un punto, ma con tre si potrebbe ambire al primo posto di gruppo

18 novembre 2019
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Novanta minuti separano la Svizzera dall’ottava qualificazione, da Euro 2004 a oggi, a una fase finale di una grande competizione (la quarta consecutiva, la terza su tre per mano di Petkovic). Addirittura, gli elvetici potrebbero staccare il biglietto anche con una sconfitta, a patto che l’Irlanda non si imponga a Dublino contro la Danimarca. Ma alla luce del fatto che l’ultimo avversario da affrontare è Gibilterra, 196ª Nazionale del ranking Fifa su 209, è lecito attendersi che gli uomini di Petkovic facciano onore al loro blasone, sbarazzandosi senza troppi problemi della compagine della Rocca, per poi tendere l’orecchio a Dublino nella speranza di un successo verde smeraldo, sinonimo di primo posto rossocrociato in classifica.

La sfida di andata si era conclusa con un comodo 4-0 (in rete Zakaria, Mehmedi, Gavranovic e Rodriguez), ma sarebbe un grosso errore pensare che quella di stasera possa essere un passeggiata di salute. Certo, perdere a Gibilterra configurerebbe una delle più clamorose sorprese della storia del calcio (andrebbe ben oltre la famosa Corea del Nord per l’Italia), ma due precedenti permettono a tutti di rimanere perfettamente concentrati. Il 10 ottobre 2016 la Svizzera si impose 2-1 ad Andorra solo grazie a un grande intervento di Roman Bürki nei secondi finali, mentre lo scorso 23 marzo l’Eire si impose appena 1-0 contro la stessa Gibilterra.

Quella che scenderà in campo sulla Rocca sarà una Nazionale svizzera rabberciata, come lo era quella impostasi di misura venerdì a San Gallo contro la Georgia. Ai vari assenti si è aggiunto Seferovic il quale, dopo il forfait di venerdì non è riuscito a recuperare ed ha già fatto rientro a Lisbona. Si è così aperto il ballottaggio per la sua sostituzione. Cedric Itten, autore del gol-partita contro la Georgia, dovrebbe essere in vantaggio nei confronti di Albin Ajeti, piuttosto anonimo tre giorni fa. Nato a Basilea, Itten ha trovato la sua giusta collocazione proprio a San Gallo e sta ottenendo quest’anno ottimi risultati (6 reti in 13 partite), dopo aver perso praticamente tutta la stagione scorsa (solo 8 partite e 4 gol) a causa della rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio. A soli 23 anni, potrebbe essere lui uno dei nomi nuovi della lista che Vladimir Petkovic sarà chiamato a stilare la prossima primavera in vista dell’Europeo itinerante. Una buona prestazione a Gibilterra (sempre che venga schierato) potrebbe giocare a suo favore per strappare una convocazione nel ruolo di vice di Seferovic. Un motivo in più, insomma, per non sbagliare l’approccio alla partita.