Partenza a razzo dei Tigers che chiudono il primo quarto sul +17 e restano in vantaggio fino all'ultima pausa. Poi, la Spinelli reagisce e si impone
Un derby vinto per… sfinimento dell’avversario, quello della Spinelli contro il Lugano. Infatti, per quasi tre quarti di gara il Lugano è stato superiore ai padroni di casa come insieme, terzo quarto chiuso sul 71-72. Poi, negli ultimi 13 minuti, sotto le triple di Solcà e dei due Mladjan, la Sam ha ribaltato il risultato, portando a termine la contesa sul velluto, meglio sulle residue energie di un avversario che aveva dato tutto e di più. Un derby con un bel contributo di pubblico dal tifo ondivago come l’andamento della gara, con alti e bassi che, in altre occasioni, erano stati pagati differentemente.
La partenza dei Tigers è stata di quelle impregnate da spirito derbistico, con Hopkins e compagni a fare a fette la statica difesa dei padroni di casa, inconcludenti anche in attacco: vantaggio che è salito dal 4-14 al 5’, al 9-20 al 7’ e al 13-30 alla fine del quarto: un +17 da sogno da una parte, da incubo dall’altra, con uno 0/7 da 3. Quando nel secondo quarto si aspettava la reazione, ecco invece gli uomini di Montini non cedere un passo: 26-38 con la tripla di Sassella al 5’, un 9-0 sui pasticci bianconeri, 35-38 all’8’, ma poi ancora +7 alla pausa con uno scatenato Hopkins: 41-47. E con tre giocatori bianconeri a quota 10, Sassella, Hopkins e Jurkovitz e 12 punti per Marko Mladjan.
Però la pausa non ha portato subito effetti di riscossa, perché il Lugano si è allontanato e al 5’, Jurkovitz e Maring han messo il +11, 53-64. Poi alcune forzature di Hopkins e tre palle perse banalmente (12 a fine gara) han dato la riscossa alla Spinelli: Dusan e due triple di Solcà han ricucito e Humphrey ha dato il primo vantaggio per i suoi al 28’51”, 71-70, prima del 71-72 sulla sirena.
Nell’ultimo quarto la Spinelli ha ritrovato i suoi cecchini, sia in Solcà, sia nei fratelli Mladjan e, con un parziale di 12-3 si è portata sull’85-75 al 4’, poi il +17, 98-71 al 7’, prima di chiudere la partita in tranquillità sul 104-91.
Alla fine, quindi, ha vinto la squadra che ha avuto maggior qualità tecnica, seppur rinunciando a Robertson dopo 18 minuti per un infortunio alla schiena. Ma anche il Lugano ha avuto poco dal suo pivot, Maring, incapace di sfruttare la sua fisicità ed estraniatosi dal gioco con soli 12 punti e 9 rimbalzi in una gara dove non aveva avversari impossibili. Chiaramente, la differenza l’hanno fatta Marko Mladjan, 26 punti, Solcà 14 e Martino 10 e il solito Humphrey, 20 punti con 9/12 al tiro. Morgan, un po’ meglio del solito, limitato dai falli, e 13 punti per il redivivo Dusan, capace di un paio di triple delle sue. Sul fronte bianconero, detto di Maring, Ballard ha tenuto fin che ha potuto, lottatore indefesso, 16 punti e 9 rimbalzi, ben coadiuvato da Sassella, 13 punti, e Jurkovitz, 18 punti. Per Corda, Montanari e Donnelly qualche minuto di sostanza.
«Sono contento per la vittoria e per la reazione che abbiamo avuto, dopo un primo quarto inguardabile – dice uno sfibrato Cabibbo a fine gara –. Abbiamo avuto la forza mentale di risalire e di mettere in campo le nostre qualità: una prova d’orgoglio di tutta la squadra che ha saputo cambiare un’inerzia pericolosa che si era palesata con un’entrata in campo senza alcun mordente».
Sull’altro fronte Montini ha parole di elogio per i suoi: «Non posso rimproverare nulla ai miei perché hanno dato tutto e di più. Se penso che Jurkovitz e Ballard non si sono allenati fino a venerdì, è ancora maggiore il merito. Alla fine ci è mancata l’energia, ma per oltre 30 minuti siamo stati bravi. La qualità dell’avversario era nota e oggi l’han ritrovata. Noi dobbiamo andare avanti così, non possiamo che crescere».
Spinelli Massagno: Humphrey 20, Togni, Cassano, Martino 10, M. Mladjan 26, Morgan 12, Dusan Mladjan 13, Manzambi, Robertson 9, Karabasic, Solcà 14.
Percentuali: 33/48 da 2, 10/28 da 3, 8/14 liberi. Rimbalzi: 10+25; Palle perse: 6
Lugano: Hopkins 29, Donnelly, Montanari, Jurkovitz 18, Sassella 13, Ballard 16, Corda 3, Maring 12.
Percentuali: 24/43 da 2, 7/19 da 3, 22/25 nei liberi. Rimbalzi: 7+23; Palle perse: 12
Parziali nei quarti: 13-30, 28-17, 30-25, 33-19