Fra dodici mesi scatterà la diciassettesima edizione dei Mondiali di maxibasket di scena in Ticino (fra Bellinzona, Locarno e Lugano)
Carlos Eduardo Cabezas, David Moss e Toni Kukoc in campo maschile. Alessandra Santos de Oliveira e Sabrina Palie, che difenderà i colori rossocrociati, in campo femminile. Le stelle transitate sul parquet dei Mondiali di maxibasket sono parecchie. Una manifestazione che fra dodici mesi, esattamente dal 27 giugno al 6 luglio, toccherà le nostre latitudini. «La filosofia è di permettere a ognuno di coltivare la sua passione, ma qualità e sforzo fisico non sono da meno: alcune compagini over 40 possono battere facilmente le squadre del massimo campionato rossocrociato. L’età aumenta, eppure i fondamentali restano», ha commentato Omar Ulrich, presidente di Fimba Svizzera. A oggi sono 134 (provenienti da 26 Paesi, fra cui anche le new entry di Filippine e Mozambico) le squadre già sicure di partecipare. Da 35 a 80 e più anni, notizia di poche ore fa l’iscrizione di una squadra over 85. Il presidente della Federazione internazionale, Augustin Lamas, punta comunque a raggiungere la cifra di 400 «sinonimo di circa 6-8mila giocatori. Una massa da suddividere fra i 35 campi di Bellinzona, Lugano (di cui quattro verosimilmente fra Cornèr Arena e Reseghina) e Locarno. I numeri sono più grandi dei Giochi olimpici invernali. E, perciò, gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sul Ticino in questo periodo». L’intenzione è di offrire la miglior esperienza possibile «soddisfacendo ogni esigenza». Lo spostamento attraverso mezzi pubblici sarà equiparabile a una sera di Rabadan. E, dunque, Lamas non ha mancato di complimentare il comitato organizzatore nonché il supporto delle autorità locali. Non bisogna inoltre dimenticare le ricadute economiche stimate in 9-12milioni di euro. «Questo offrirà maggiore visibilità all’intero cantone, che non sarà limitato al resto della Svizzera, ma raggiungerà il mondo intero».
Non mancheranno manifestazioni collaterali onde rafforzare la coesione sociale. E, infatti, ci sarà una parata delle squadre da Viale Stazione a Piazza del Sole adornata dalla musica delle guggen. «Ci sarà inoltre un pranzo a base di risotto e luganighe così da scoprire cucina e cultura locali – ha dal canto suo evidenziato Daniel Weber, capo dell’organizzazione –. Per l’intera durata del torneo in ognuna delle tre città coinvolte saranno allestiti tre ‘villages’, che offriranno musica dal vivo, spettacoli e ristorazione e che saranno punto d’incontro per tutte le parti in causa: atleti, familiari e appassionati». Un modo di scambiare qualche parola e appassionare le nuove leve così da promuovere la pallacanestro in Ticino. Qualcosa di positivo secondo il presidente di SwissBasket, Alessandro Siviero, che non esclude (scherzosamente) di calcare questo palcoscenico. «Nel 2025 il nostro Paese ospiterà anche i Mondiali U19 a Losanna, perciò sarà un anno fondamentale». Da una squadra, e soli quattro giocatori, la spedizione rossocrociata spera di riuscire a presentare dieci squadre e conquistare almeno una medaglia.