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La Sam Massagno fa un sol boccone del Nyon

Festeggia anche il Riva, corsaro a Pully, mentre i Lugano Tigers si arrendono al Ginevra, nonostante una buona prestazione

Sam a corrente alternata, ma la differenza era superiore dei 13 punti finali
(Ti-Press/Crinari)

La Spinelli fa un sol boccone del Nyon, 76-63, il Riva espugna Pully, 62-71, mentre sabato il Lugano ha reso la vita difficile ai Lions di Ginevra sino all’ultimo.

La vittoria della Spinelli è ben più sostanziosa dei 13 punti finali, ma la squadra è andata un po’ a corrente alternata. «Tre partite in sette giorni si sentono e non tutti erano sul pezzo, come si dice – afferma Gubitosa, sempre in panca in attesa di un verdetto –, anche perché l’assenza di Clanton ci toglie una rotazione sotto le plance e alcuni si “riciclano”, ma va bene così».

Massagno, sorretta da un bel tifo, sta a punto sino al 14-13 all’8’ poi allunga a 20 prima del 10’. A cavallo dei due quarti piazza infatti un 12-0 che mette la sfida sul 26-13. Il Nyon fatica non poco a trovare il canestro, 3 nei primi 7 minuti. Il quarto si chiude con tre triple, due di Dunans e una di Williams, 41-27.

Terzo quarto con gli ospiti che approfittano del “ciapa e tira” e ricuciono fino a -7, 51-44. Ma basta un niente per chiudere a +11 con due azioni di 6 punti, 59-48. Ultimo quarto senza storie ed è Koludrovic con tre triple consecutive che porta lo score a +18, 71-53 al 6’, prima dei titoli di coda con Nyon a raccogliere le briciole.

Massagno: M. Mladjan 13, Williams 13, Dunans 12, Martino 4, Koludrovic 9, Steinmann 8, D. Mladjan 0, Tutonda 0, Solcà 5, Langford 12.

Per i bianconeri pesano le palle perse

I bianconeri, sempre senza Williams, ripetono in terra ginevrina la bella prestazione di sabato scorso, anche se l’esito è diverso: ne esce una sconfitta per 75-69, dopo essere stati vicini per lunghi tratti: l’equilibrio c’è stato per tutta la gara, con i parziali di 17-15, 18-13, 23-21 e 17-20. A pesare sul risultato le 21 palle perse, contro 13, che hanno fruttato a Ginevra 17 punti in contropiede, molto di più delle percentuali al tiro, 50% contro il 43% a favore dei padroni di casa. «Siamo stati penalizzati da alcune distrazioni di troppo – dice Valter Montini –, anche se va considerata la nostra situazione al cospetto di una squadra con quattro stranieri e quattro nazionali. Ma siamo rientrati a casa consapevoli di essere sulla buona strada».

Bracelli (14 punti) in crescita in regia: «È un ruolo che gli si addice e sta crescendo bene in quel ruolo: bene anche Montanari, 15 minuti di campo e di sostanza». Mentre Dell’Acqua si è trovato con le polveri bagnate, un 2 su 11 inusuale. «Max deve continuare nel processo di crescita e quindi ci sta. Però vorrei elogiare tutta la squadra per l’atteggiamento e il rendimento complessivo. Tutti in campo e voglia di far bene, un tassello per crescere ancora».

Dal 15 pari al 9’, il Lugano va a -7 prima della pausa grande con Zinn, 35-28. Nel terzo quarto le distanze non mutano di tanto, 56-49 al 29’, dopo due liberi di Bracelli. Ultimo quarto di rincorsa, con i bianconeri a -2, 64-62 al 35’ con Battey. Poi Ginevra torna a +7 e chiude la gara.

Lugano: Sampson 12, Bracelli 14, Warden 10, Dell’Acqua 8, Battey 16, Picco, Montanari 5, Donnelly 0, Maglia 2, Alì 2.

Le momò fanno sempre corsa in testa

Seconda vittoria esterna del Riva che espugna anche Pully. Le ticinesi hanno fatto corsa in testa per quasi tutta la gara: 14-18, 19-15,
12-22 e 17-16 i parziali, grazie a un buon collettivo come dimostrano le cifre, con 4 giocatrici in doppia cifra. Nel terzo quarto ha messo 10 punti di distanza che il Pully non è più stato in grado di recuperare. Buona la percentuale al tiro col 44% contro il 33% delle vodesi.

Riva: Hunter 23, Picco 13, Bell 15, Veri 10, Fontana 6, Ghidini 4, Montesanti, Lattuada. Non entrate: Galli, Balmelli, Iemma e Cattaneo.