Già 250 iscritti alla gara in programma il 1° ottobre, grazie all’aiuto di Daniel Yule. Stefano Dell’Era: ‘Tutto iniziò come gioco estivo tra giovani’
La decima edizione della Claro-Pizzo non poteva essere presentata in modo migliore, la presenza di Daniel Yule per lanciare la prova fissata domenica 1° ottobre è stata infatti determinante per offrire una visione che ha varcato i confini nazionali.
Per avere informazioni e curiosità di primissima mano abbiamo dunque contattato Stefano Dell’Era membro di comitato dell’organizzazione. «Per noi giovanotti di Claro andare al Pizzo – esordisce il nostro interlocutore – era come un gioco che facevamo d’estate più o meno al sabato. Un po’ a corsa o camminando veloci. Era per tutti noi come una sfida che terminava la sera nei grotti del paese per una mangiata e una bevuta in compagnia. Fu però nel 2013 che cominciammo a discutere seriamente sul progetto di proporre la prova all’attenzione della Federazione Ticinese di atletica leggera e poi alla speciale commissione che si occupava delle corse in salita. Detto fatto: nel 2014 vien lanciata la Claro-Pizzo e tutti noi credevamo nella presenza di soli atleti svizzeri. E invece ci sbagliavamo di grosso perché fra il centinaio di partecipanti c’erano francesi, tedeschi e italiani. Proprio uno di questi, per la precisione il carabiniere Nicola Golinelli giunse primo sul Pizzo».
E per quanto attiene al tracciamento del percorso come vi siete organizzati? «La lunghezza è di 9,2 km con un dislivello complessivo di qualcosa come 2’500 metri e posso precisare che è una corsa elettrizzante e mozzafiato che prende il via dal centro del paese. Dopo i primi 500-600 metri su asfalto si imbocca il sentiero che porta da Scubiago a Moncrino a quota 800 m, dove i corridori trovano il primo punto di ristoro. In seguito gli atleti arrivano a Benz dove trovano il secondo rifornimento: qui assumono energetici e si rifocillano prima di inerpicarsi sul ripidissimo Besc di Mort dopo il quale raggiungono il cancelletto con il limite delle due ore, in zona Peurèt a 1’754 metri di quota. Da qui lasciato l’alpe e l’ultima zona di rifornimento si continua a salire sino all’altezza di 2’198 metri dove si costeggia il laghetto con gli atleti che possono rifornirsi di energie prima di dare l’assalto alla morena finale che porta al traguardo del Pizzo di Claro (a 2’720 metri). Giunti in vetta il cronometro decreta la classifica ufficiale, ma per la verità, tutti sono vincitori e si meritano i complimenti e il rispetto in egual misura».
Infine cosa si può dire sulla provenienza dei partecipanti? «Nella misura dell’80% sono ticinesi e di club confederati poi c’è il gruppo che arriva dalle vicine province italiane, con in prima fila gli atleti che fanno parte dei settori sportivi dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dell’Esercito e delle Fiamme Gialle. Per la prossima edizione sono già iscritti parecchi concorrenti provenienti da Germania, Spagna, Norvegia e Marocco. Una cosa è oggi sicura e ci riempie di gioia. Quando abbiamo aperto le iscrizioni in forma online, in soli 58 minuti abbiamo esaurito 250 pettorali e questo dato conferma che la decima corsa del 1° ottobre è destinata a ottenere un successo straordinario e sarà un’edizione da record».