Vela

Louis Vuitton Cup, Alinghi sotto pressione

Da giovedì a Barcellona in calendario le regate per determinare chi sfiderà i neozelandesi nella Coppa America

27 agosto 2024
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Fra due giorni, nelle acque antistanti Barcellona, si comincerà a fare sul serio per Alinghi e il suo equipaggio, chiamato a qualificarsi almeno fra le prime quattro nel corso della Louis Vuitton Cup: dovrà dunque evitare di chiudere nelle ultime due posizioni in questa sfida a 6 imbarcazioni. Le migliori quattro, invece, si giocheranno poi le semifinali, che decideranno quale equipaggio – dal 12 ottobre – andrà a sfidare nella Coppa America vera e propria i detentori neozelandesi del prestigioso trofeo velico.

Vincitrice nel 2003 a Auckland e nel 2007 a Valencia, il consorzio svizzero Alinghi dunque ci riprova: le sue speranze di successo, ad ogni modo, paiono inferiori a quanto visto nel passato. Le regate preliminari, disputate la scorsa settimana, hanno infatti evidenziato alcuni limiti dell'imbarcazione elvetica. Fra gli sfidanti, i meglio messi sembrano gli italiani e gli statunitensi.

Sono sei, come detto, gli equipaggi che sognano di conquistare la più antica competizione velica del mondo, giunta alla sua 37a edizione. Tutti loro hanno investito nell'impresa oltre 100 milioni di euro. Oltre a svizzeri e neozelandesi, in gara ci saranno gli statunitensi di American Magic, i britannici di Ineos Britannia, gli italiani di Luna Rossa Prada Pirelli e i francesi di Orient Express Racing Team.

Contrariamente alle ultime edizioni, è stata reintrodotta la clausola relativa alla nazionalità: a bordo di ognuno dei velieri della classe AC75 ogni membro dell'equipaggio deve possedere il passaporto del Paese in cui l'imbarcazione è immatricolata. Alinghi (Boat One) dunque imbarcherà solo marinai svizzeri, al contrario di quanto avvenne nel 2003 e nel 2007, quando la maggioranza degli equipaggi era composta da neozelandesi.