Alinghi non ha il vento in poppa nella Louis Vuitton Cup

Le chance di sfidare il Team New Zealand Emirates nella 37esima edizione della Coppa America (di scena a metà ottobre) non sono ancora compromesse, ma la falsa partenza di Alinghi Red Bull non facilita il compito. Sì, perché il debutto nel round robin della Louis Vuitton Cup è stato bagnato malamente dall'imbarcazione rossocrociata: lo skipper Arnaud Psarofaghis e compagni sono infatti stati controllati dall'inizio alla fine da Orient Express Racing – battuto nelle regate preliminari e meno quotato a inizio manifestazione –, tagliando il traguardo 24 secondi più tardi. Un campanello d'allarme in ottica semifinali.

Accantonato qualche ritardo a causa della mancanza di vento sulle acque di Barcellona, Alinghi non ha temporeggiato abbastanza sulla linea di partenza offrendo il campo di regata sinistro all'equipaggio francese. Una decisione sbagliata, giacché il distacco fra le due imbarcazioni ha iniziato subito a ingrandirsi permettendo a Delapierre e soci di controllare le trattative. I rossocrociati sono in seguito riusciti a dimezzare lo scarto e rimettere in discussione il successo, ma nella seconda bolina il vento è stato di nuovo contrario allontanando ulteriormente i due team.

La barca elvetica (Boat One) avrà la possibilità di riscattare questa battuta d'arresto già domani, quando cercherà di rimanere in scia di American Magic, battuto a sua volta da Ineos Britannia. Nel round robin ogni equipaggio sfiderà due volte le altre contendenti, New Zealand compreso (seppure non conteggiato ai fini della classifica), e l'ultimo verrà eliminato. Le rimanenti affronteranno dunque le semifinali, in cui la capolista sceglierà la sua rivale. Nell'ormai lontano 2003 Alinghi era diventato il primo team europeo a conquistare il più antico trofeo sportivo, confermato nel 2007, ma questa volta le acque sembrano assai più burrascose.