AUTOMOBILISMO

Le Mans, la Ferrari torna a trionfare in una pazza 24 Ore

Il Cavallino festeggia il bis sul circuito della Sarthe, dove la numero 50 precede la Toyota numero 7. L'esultanza di Nielsen: ‘We won at Le Mans, again!’

Un altro trionfo
(Keystone)
16 giugno 2024
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S’era subito illustrata la Ferrari, nella prima parte di weekend tra titani alla 24 Ore di Le Mans, in una novantaduesima edizione perturbata della pioggia. All’imbrunire del sabato, 21 delle 23 Hypercar erano ancora in corsa, e la Ferrari numero 83 si trovava in testa davanti alla Porsche numero 5 e alla Toyota numero 8, quella del nostro Sébastien Buemi. E proprio il trentacinquenne pilota vodese e i suoi compagni d’avventura, il neozelandese Hartley e il giapponese Hirakawa, hanno saputo approfittare della notte sul tracciato fradicio e le tribune mezze vuote per portarsi al comando – mentre buona parte dei 350 mila spettatori, viste le condizioni, ha preferito andare a dormire altrove, riuscendo a portarsi al comando –, sfruttando anche una penalità di 30 secondi inflitta alla Ferrari per una collisione con la Bmw numero 15, incidente che ha portato alla prima apparizione dalle safety car. Poi, all’alba, la corsa è stata neutralizzata dopo che le vetture hanno girato oltre due ore al rallentatore su un asfalto inzuppato, con la lotta più che mai accesa tra Toyota, Porsche e Ferrari, in una mattinata ricca di colpi di scena.

Poco dopo le 9 la Porsche passa in testa, ma un’oretta più tardi la vettura tedesca e pure la Toyota s’attardano ai box, finché il Cavallino piazza una stoccata micidiale, portando la Hypercar numero 50 in testa davanti a un’altra Ferrari, la numero 83, quella del team privato Af Corse. Quest’ultima, però, proprio allo scoccare del mezzogiorno è costretta al ritiro, ai box, in una nuvola di fumo. Intanto la Toyota numero 8 del citato Buemi – ma con Hartley al volante – si gira su se stessa dopo un contatto con la Ferrari numero 51, mentre l’altra Toyota (la 7, affidata a Kobayashi, Lopez e De Vries) si lancia all’attacco della vettura numero 50, mostrandosi particolarmente agguerrita sotto la pioggia battente. Alla fine, però, l’assalto finale non basterà, e alle 16 in punto la Ferrari con al volante il danese Nicklas Nielsen e un equipaggio completato dall’italiano Antonio Fuoco e dallo spagnolo Miguel Molina, taglia il traguardo 311 giri dopo essere partita, conquistando la sua undicesima vittoria sul circuito della Sarthe. «We won at Le Mans, again!» grida alla radio Nielsen, per sottolineare la doppietta dopo il trionfo dell’anno scorso, al termine di una prova conclusa con quattordici secondi sulla Toyota numero 7, in cima a un podio completato dall’altra Ferrari, la numero 51, che per poco più di un secondo salva il terzo posto dal ritorno della Porsche. L’altra Toyota, quella di Sébastien Buemi, si deve invece accontentare del quinto posto.

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