Il pilota vodese della Toyota non riesce a centrare il suo quinto successo sul circuito della Sarthe, dove cinquant'anni dopo torna a nitrire il Cavallino
Sognava di mettere le mani sulla sua quinta edizione della 24 Ore di Le Mans, invece stavolta Sébastien Buemi rimane all'asciutto: in compagnia dei suoi due compagni d'avventura, l'australiano Brendon Hartley e il giapponese Ryo Hirakawa, al volante della Toyota numero 8 il trentaquattrenne vodese si deve accontentare del secondo posto. A trionfare, stavolta, è infatti la Ferrari, che nella categoria regina torna a guardare tutti dall'alto sul circuito della Sarthe dopo 50 anni d’assenza, piazzando davanti a tutti il terzetto composto dagli italiani Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi e dal britannico James Calado.
Il momento decisivo della gara, in cui il Cavallino ha comunque fatto a lungo corsa in testa, è arrivato poco prima delle due del mattino, quando Ryo Hirakawa ha mancato la staccata ed è andato a sbattere addosso al muro di pneumatici, ciò che ha costretto la Toyota a fare una sosta ai box. Vincitore a Le Mans nel 2018, 2019, 2020 e 2022, Sébastien può tuttavia consolarsi con la piazza d'onore nella gara di durata più celebre al mondo, con il pilota di Aigle che può festeggiare nell'occasione il suo nono podio degli ultimi dieci anni.