Nell’ultima giornata di campionato contro il Diessbach, Ruggiero e compagni si giocheranno il primo posto in classifica
Sfida al vertice quella disputata sabato alla Mur-Halle, dove il Biasca e il Thunerstern si sono giocati il primo posto in classifica. Ticinesi che ritrovano Timoty Devittori, ma che hanno certamente vissuto delle entrate in materia migliori, visto che si ritrovano sotto dopo soli 9 secondi e una ripartenza di Schädeli. Inizialmente la squadra di casa, sospinta dall’euforia del prematuro vantaggio, si fa preferire. Un po’ anonima invece la compagine ticinese, rimasta sotto di una sola lunghezza grazie agli interventi di un sempre attento Figueiredo. I viola sono costretti a stringere i denti per una decina di minuti prima di ritrovare la consueta verve offensiva. Al 10’42" Ivan Ruggiero ridà una boccata d’ossigeno alla squadra pareggiando su rigore. Il match prosegue fino alla pausa sui binari dell’equilibrio: varie le conclusioni da parte delle due formazioni ma nessuna in grado di cambiare il risultato.
Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo, con i padroni di casa che vanno per la seconda volta in vantaggio a soli 18" dal fischio d’avvio (e ancora grazie a Schädeli). Quasi a voler rispettare le simmetrie tra i periodi, al 30’ il pareggio viene ancora affidato a Ruggiero, che sigla la doppietta con un rigore fotocopia del primo. Il tenore agonistico cresce esponenzialmente mano a mano che il tempo sul tabellone va scemando. Con poco più di 3’ da giocare, le fatiche degli ospiti sono premiate: Timo Devittori regala ai biaschesi il vantaggio. Il Thunerstern non vuole però lasciare ai rivieraschi l’ultima parola e trova un gol sporco con Tommasi sull’azione successiva. Il rush finale lascia tutti col fiato sospeso. Entrambe le parti pigiano sull’acceleratore per accaparrarsi i tre punti entro i tempi regolamentari ed è ancora Devittori ad andare vicinissimo al 4-3 a 40" dal termine, ma Panagopoulos tiene in piedi la squadra di Thun con una gran parata e manda il confronto ai supplementari.
L’overtime si rivela ancora più intenso, complice anche il conteggio dei falli di squadra che a 3’ dallo scadere segna nove falli da ambo le parti. Al 58’ Schädeli va giù dopo un presunto contatto con Scanavin, che rimedia un cartellino blu. Rettenmund si presenta al tiro diretto e porta i suoi sul 4-3. I ticinesi sono così chiamati a cercare un’insperata rete entro breve termine e non solo trovano la zampata della disperazione grazie a Camillo Boll, ma rischiano pure di passare in vantaggio allo scoccare del decimo fallo per i padroni di casa. L’estremo difensore bernese impedisce a Gregorio Boll di mettere il sigillo sui due punti in palio dal dischetto. Parata che serve però solo a rimandare il verdetto perché ai rigori sono gli ospiti ad avere la meglio. Nell’esercizio si confermano dei bastoni caldi i soliti Ruggiero e Schädeli, mentre al game winning goal ci pensa il quinto rigorista, e già autore del pareggio in extremis, Camillo Boll.
Grande prova di carattere per gli uomini di Pezzatti e Saez, che, grazie alla seconda vittoria stagionale sul Thunerstern, si issano al primo posto in classifica a 27 punti (a pari merito con i bernesi) e rimangono in lizza per chiudere il campionato al vertice. Per centrare questo obiettivo sarà imperativo vincere l’ultima di campionato contro il Diessbach.