Ticinesi sconfitti nei quarti da Ad Astra, ma avrebbero potuto chiudere la serie in gara 4, avanti 6-4 a 14’ dalla fine. A senso unico la ‘bella’
Il mattino dopo la serie con Ad Astra Obvaldo, il Ticino si sveglia con il sapore acre in bocca di una moka uscita troppo amara. Già, perché gli svizzero-tedeschi avevano sì terminato il campionato in seconda posizione ed erano i favoriti, ma i rossoblù sono andati a un passo dall’impresa. Avanti 2-0 nella serie e 6-4 a quattordici minuti dalla fine di gara-4, ai ragazzi di coach Tomatis è mancato solo porre la firma sul capolavoro che stavano disegnando.
Sabato poteva essere il giorno giusto per conquistare la vittoria che mancava. La Arti e Mestieri, per l’occasione, si era vestita di rosso ed ha regalato un’atmosfera da brividi. In un match combattuto, i ticinesi sembravano aver trovato l’allungo decisivo all’inizio del terzo tempo, quando hanno siglato il 6-4. Con oltre un minuto in 5 contro 3 a disposizione, tuttavia, i rossoblù non sono riusciti a incrementare il vantaggio. Anzi: quando Ad Astra ha ritrovato un uomo di movimento, è riuscito a segnare in shorthand il 6-5. «Sembrava avessimo tutto sotto controllo, poi quel gol ha demoralizzato noi e galvanizzato loro» spiega il capitano Demis Monighetti. Già, perché quel momento ha sconvolto l’inerzia della partita, e gli obvaldesi hanno poi vinto 6-8.
Domenica, dunque, i bellinzonesi si sono recati a Sarnen per disputare la sfida decisiva. Sfida che, però, ha seguito fin dai primi minuti un copione ben chiaro e che ha visto dominare i padroni di casa. Il tabellone, al termine, segnava un chiaro 12-3. «È difficile trovare le parole a caldo – commenta Monighetti al termine della sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo –. Abbiamo dato tutto quello che avevamo alla Arti e Mestieri e in gara 5 ci sono dunque mancate energie sia fisiche, sia mentali». Gli fa eco il viceallenatore Masa: «Eravamo come una bottiglia vuota. La serie comunque è stata combattuta e dura, ma sempre all’interno dei limiti del rispetto. Alla fine dobbiamo fare i complimenti agli avversari, sono stati più costanti di noi».
Per il Ticino Unihockey è terminata male la stagione, per la Regazzi Verbano è iniziata male la serie di playout contro il March-Höfe Altendorf. La compagine di Gordola è stata sconfitta in trasferta 5-4, al termine di una sfida partita con il piede sbagliato (3-0), ma poi riequilibrata a inizio terzo tempo (3-3). La decisione tra il 45’ e il 50’, con il doppio allungo dei padroni di casa, al quale i ticinesi hanno subito risposto con il gol del 5-4, senza però riuscire a trovare un nuovo pareggio negli ultimi 10 minuti. Gara 2 è prevista sabato alle 19.30 al Centro sportivo di Tenero.