La gara iridata dei 100 metri femminili vede un podio tutto giamaicano. La bernese chiude quinta in 10"91
Ottima prestazione di Mujinga Kambundji nella finale dei 100 m piani ai Mondiali d’atletica in corso a Eugene. L’elvetica ha firmato un ottimo 10"91 (di soli due centesimi superiore al suo recente record nazionale) valsole la quinta posizione. In precedenza la 30enne bernese si era qualificata con l’ottavo tempo (10"96, un misero centesimo meglio della prima delle escluse, la britannica Daryll Neita), accedendo così per la prima volta alla finale della gara regina a un Mondiale. E il debutto è pienamente riuscito. «È un sogno che si è avverato, correre una finale mondiale in uno stadio pieno ha per me lo stesso significato del quinto rango. Volevo correre veloce e godermi il momento e ci sono riuscita. Dopo la mia semifinale non pensavo che sarei riuscita a qualificarmi, ma sono felice di aver poi disputato una solida finale» ha commentato Kambundji.
Rispetto ai Mondiali Indoor di Belgrado, ai quali Kambundji aveva conquistato l’oro, la concorrenza era decisamente più qualificata. L’oro è infatti andato alla giamaicana Shelly-Ann Fraser-Price, che a 35 anni ha saputo firmare un eccellente tempo di 10"67. Fraser-Price ha preceduto le connazionali Shericka Thompson (10"73) e Elaine Thompson-Herah (10"81), mentre ai piedi del podio, in 10"83, si è classificata la britannica Dina Asher-Smith.
Kambundji sarà nuovamente in lizza in Oregon sui 200 m e nella staffetta 4x100. Le premesse per andare a caccia di un record svizzero (ha ancora un totale di massimo cinque corse a disposizione) sono buone.