Il Locarnese è il capofila di una nazionale svizzera che si aspetta molto anche da Ugolkova, Desplanches, Djakovic e Mamié
È una nazionale rossocrociata dal ricco palmarès quella che si presenta ai nastri di partenza della 19esima edizione dei campionati mondiali di nuoto. Domani il via con le prove del nuoto sincronizzato, ma è da sabato che si entra veramente nel vivo della competizione, con l’inizio delle gare di nuoto. La prima a entrare in acqua per la selezione rossocrociata sarà la decana Maria Ugolkova, alla sua settima partecipazione a un campionato del mondo; lo farà nella gara che più di tutte le ha regalato successi a livello internazionale: due argenti agli europei in vasca corta (Glasgow 2019 e Kazan 2021) e un bronzo in vasca lunga agli europei di Glasgow nel 2018. Chissà che non sia l’anno buono per la ticinese d’adozione, lei che l’Ungheria la conosce molto bene: da due stagioni gareggia tra le fila del Team Iron dell’ungherese Katinka Hosszu, che sarà tra le sue sfidanti nella disciplina.
La 200 mista maschile vedrà ai blocchi di partenza anche Jérémy Desplanches; il ginevrino, bronzo olimpico della disciplina a Tokyo quest’estate, nel maggio dell’anno scorso proprio alla Duna Arena di Budapest è giunto secondo nella 200 mista, in quella che doveva essere l’edizione 2020 dei campionati europei. Fu argento anche a Gwangju in occasione, nel luglio del 2019, degli ultimi campionati mondiali di nuoto in vasca lunga. A batterlo in queste due occasioni il giapponese Daiya Seto e Hugo Gonzalez, che ritroverà in gara insieme a Wang Shun e Duncan Scott, che l’hanno preceduto in occasione del podio olimpico: la concorrenza non mancherà per il ginevrino, in un anno sfortunato, con la preparazione rallentata dal Covid e in cui ha nuotato tempi molto distanti dai migliori crono mondiali.
Molto ambizioso anche il ticinese Noè Ponti, il quale ha affermato con determinazione di ambire a una medaglia anche a questi campionati del mondo. Il bronzo olimpico di Tokyo ha attualmente il quindicesimo e il dodicesimo crono mondiale dell’anno nei 100 e nei 200 delfino ma, soprattutto nella gara che gli ha regalato la gioia olimpica, tolto l’inavvicinabile Caleb Dressel (che a Budapest punterà a ottenere otto medaglie d’oro) i tempi della top 5 mondiale del 2022 sono sicuramente alla portata del verbanese; basti pensare che al secondo rango si situa il giapponese Naoki Mizunuma in 50.86 (il personale di Noè è 50.74), un avversario che il locarnese ben conosce, avendoci gareggiato fianco a fianco alle recenti tappe del "Mare Nostrum". Ponti sarà in acqua in tutte le prove del delfino e potrà concentrarsi sulle gare individuali, visto che per questa edizione la selezione elvetica non ha previsto delle staffette.
Le speranze di ottenere buoni risultati non si esauriscono con Ugolkova, Desplanches e Ponti; attenzione tra le fila rossocrociate anche allo zurighese Antonio Djakovic il quale, dopo il nono rango a Tokyo e il bronzo ai mondiali di vasca corta di quest’inverno, ha nelle sue braccia un chiaro potenziale da finale. Lo stesso dicasi per l’ondina dei Limmat Sharks Lisa Mamié, che punterà a migliorare il raggiungimento delle semifinali agli ultimi mondiali sudcoreani dopo l’argento europeo lo scorso anno a Budapest. Lo scorso anno nella capitale europea ha brillato anche il ginevrino Roman Mityukov, bronzo nella 200 dorso, che punterà a far bene soprattutto nella gara più breve. Completa la selezione Sasha Touretski, la quale ha come obiettivo le semifinali del 50 stile libero.