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Rolfo: ‘Chiuso un capitolo, se ne apre un altro più avvincente’

Mondiale Endurance, il 44enne luganese volta pagina e torna in Superstock. ‘Dove per un team privato il podio è sicuramente più accessibile’

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2 gennaio 2022
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Di curve, in sella alla moto, ne ha affrontate parecchie. Ma anche, metaforicamente, nella sua carriera. E una di queste, Roby Rolfo se l’è appena lasciata alle spalle, chiudendo il capitolo Moto Ain per aprirne un altro altrettanto appassionate: la prossima stagione il centauro luganese disputerà ancora il Mondiale Endurance, ma con i colori di un’altra squadra: la francese Og Motorsport di Sarazin. «Sì, l’accordo con questa nuova squadra è stato chiuso proprio nelle scorse settimane, e sono estremamente felice che le discussioni siano andate a buon fine – racconta un sorridente il 41enne –. Ci tenevo a restare in sella, per continuare a inseguire il mio sogno-obiettivo di correre fino a 44 anni: il 44 è sempre stato il mio numero portafortuna».

Facciamo un passo indietro: cosa ha portato al cambio di direzione? «Il salto di categoria deciso al termine della passata stagione, dalla Superstock alla categoria Ewc, col senno di poi, è forse stato un passo troppo avventato per un team ’familiare’ come il nostro. Non dico a livello di risultati, perché quelli sono comunque stati soddisfacenti. Ciò che è mutato è stato soprattutto lo spirito del gruppo. Logicamente, quando si corre nella categoria maggiore, anche le aspettative, a cominciare da quelle degli sponsor, sono maggiori. E aumentano pure le spese... L’ingaggio di De Puniet, pilota dall’indiscutibile talento, ha spostato gli equilibri fra piloti in seno al team, a scapito in particolare dello ‘zoccolo duro’ costituito dal sottoscritto e da Robin Mulhauser. Giocoforza costretto a fare delle priorità nelle sue scelte strategiche visti i limiti con cui era confrontato, il team ha spesso messo in condizione privilegiata De Puniet. Alla lunga questo modo di agire ha creato attriti che hanno poi portato a una rottura, al punto che io e Robin abbiamo glissato sull’ultimo appuntamento della stagione, la 6 Ore di Most a fine ottobre, malgrado arrivassimo dal podio centrato sul Paul Ricard di Le Castellet qualche settimana prima. Fine del capitolo, insomma. Per noi, ma anche per De Puniet, che pure lui per la prossima stagione ha trovato un’altra sistemazione, in un team ufficiale. L’epilogo della storia, ad ogni buon conto, non rovina quanto fatto in queste stagioni con quel team: col Moto Ain ho comunque vissuto molti dei bei momenti, togliendomi pure diverse soddisfazioni, non da ultimo la conquista del titolo Superstock nel 2020».

Chiuso un capitolo, per Rolfo ce n’è dunque un altro che si apre: «Nuovo ma comunque con una ’vecchia’ conoscenza. Infatti, anche l’anno prossimo sarò in sella a una Yamaha R1, moto che conosco benone, visto che ci corro dal 2018. Quando mi sono guardato in giro alla ricerca di una nuova sistemazione, una delle mie premure è appunto stata quella di bussare alle porte dei team Yamaha: un paio di squadre di Ewc avevano mostrato interesse nei miei confronti, ma alla fine ho declinato le loro lusinghe per accordarmi con il team parigino Og Motorsport di Sarazin. Per me sarà un po’ come tornare alla condizione in cui ero due anni fa. Dopo una stagione nella categoria superiore sarò dunque in lizza nella Superstock, ma in fin dei conti questa è la categoria ideale quando si corre per i colori di un team non ufficiale, perché qui il podio è sicuramente più accessibile rispetto alla categoria superiore. E questo è appunto lo stimolo che andavo cercando per gli ultimi anni della mia carriera».

Oltre a Rolfo, in sella per il team ‘targato’ Og Motorsports ci saranno il nipponico Cocoro Atsumi e il francese Alex Plancassagne, «piloti che si sono già tolti qualche bella soddisfazione nell’Endurance».

Pronti via: il Mondiale Superstock 2022, come di consueto si articolerà su quattro gare. A dare il via alle competizioni sarà la classica 24 Ore di Le Mans, nel nord della Francia. Il campionato proseguirà poi il 5 giugno con la 24 Ore di Spa-Francorchamps («Quest’anno è stato rimesso in calendario l’appuntamento in Belgio, dove da anni il Mondiale non faceva più scalo: sarà un piacere tornare a misurarci su quel circuito») e il Bol d’Or di Le Castellet (pure una 24 Ore) a metà settembre. «L’ultima prova andrà in scena su un altro circuito classico: quello dell’Estoril, in Portogallo, dove verosimilmente si disputerà una 12 Ore».