Basket

Per Sam e Tigers conta vincere, seppur per motivi diversi

Domenica Massagno ospita l’Olympic, domani il Lugano di scena all’Elvetico contro la cenerentola Monthey

Per il Ticino weekend in testacoda. O meglio, coda-testa. Già, perché i Tigers affrontano domani all’Elvetico la cenerentola Monthey, mentre domenica alle 16 a Nosedo la Spinelli riceve la capolista Olympic. Andiamo in ordine di tempo e vediamo se i bianconeri hanno pensato a qualcosa di strategico per vincere la seconda gara in stagione o se… lasceranno i due punti al Monthey, sinora al palo con otto sconfitte. Lo chiediamo al coach Nikolic. «Vorrei tanto avere qualcosa in più dai giocatori più esperti come Bracelli, Cafisi e Stevanovic, senza pretendere eccessivamente dai giovani. Se il trio mi garantisse una ventina di punti, avremmo un’altra classifica ma, tra un infortunio e l’altro, ognuno ha avuto problemi».

Battere il Monthey non pare impresa impossibile. «Lo si può dire anche di altre squadre, ma anche loro hanno avuto molte assenze per infortunio ma ora dovrebbero essere al completo. Hanno un altro valore rispetto a qualche settimana fa».

Fattore campo decisivo? «È quello che mi auguro, avere il sostegno dal pubblico è sempre una spinta in più. Spero che tutti diano sempre il massimo per 40 minuti, senza pause. Dobbiamo vincere, questo è l’unico obiettivo».

Anche la Spinelli deve vincere. Lo sa Gubitosa, anche se poi mercoledì si giocherà a Friburgo per la Coppa. Teme condizionamenti? «Cominciamo a vincere questa che ci rimetterebbe in testa alla classifica, che è sempre importante anche in funzione della Swissbasketball League Cup. Ben sapendo che mercoledì sarà una sfida da dentro o fuori, non credo che ci sia qualcuno che farà pretattica. Però magari ci saranno minutaggi a singhiozzo per chi rientra da infortuni. Anche perché, a questo punto della stagione, non ci sono tante certezze».

Squadra al completo «Ci saranno tutti, però so benissimo quale percentuale di fisicità ognuno mi può garantire. Quindi, la gestione della gara non sarà facile».

Nella scorsa stagione vi hanno bastonato all’ultimo secondo: la Sam è pronta? «Certamente a non subirlo di nuovo: scherzi a parte la partita sarà decisa più dalle difese che dagli attacchi, perché siamo squadre coperte in ogni ruolo e in grado di garantire una certa costanza di rendimento. Poi tutto può dipendere anche da un dettaglio, come i tagliafuori non fatti la stagione scorsa in Coppa e nei playoff».

Fattore campo decisivo? «I tifosi non mancheranno certamente e per noi è importante avere questo sostegno, soprattutto nei momenti difficili. In ogni caso siamo pronti a una sfida che può valere molto anche in prospettiva. Vedremo quale Olympic scenderà in campo, ma loro sono sempre tosti a prescindere».