A Rovio Noemy Cerny batte la nazionale Elena Pezzati, che però si rifà nello sprint. Tobia Pezzati firma invece la doppietta in campo maschile
Il weekend di gare momò è stato generoso di percorsi di ottimo livello, onorati da prestazioni altrettanto eccellenti firmate dai protagonisti della scena orientistica cantonale. Non sono mancate però le sorprese, tanto nella versione boschiva di Rovio, quanto nei tracciati sprint suddivisi nei nuclei di Muggio, Cabbio e Bruzella. Impeccabile la complicata organizzazione curata dalla Scom Mendrisio, che ha voluto così omaggiare il suo socio fondatore Giorgio Tettamanti, recentemente scomparso.
A Rovio la sorpresa della giornata l’ha creata Noemi Cerny (Scom Mendrisio), che si è aggiudicata la corsa delle Dal, battendo le ragazze della squadra nazionale rossocrociata Elena Pezzati (Scom Mendrisio) e Sophie Bachmann (Olv Baselland). Se la Pezzati presenta un distacco risicato, di soli 54 secondi, la Bachmann ha pagato più cari gli errori nella fase centrale della corsa e al traguardo risulta staccata di 8’54’’. La prova maschile ha visto il successo di Tobia Pezzati (Scom Mendrisio), davanti a Siro Corsi (Gold Savosa) che, dopo aver condotto la corsa fino a due terzi del tracciato, ha dovuto lasciare il passo al nazionale di Sagno. Corsi si è però inserito davanti all’altro nazionale rossocrociato, lo junior Manuele Ren (Asco Lugano), incappato in un grosso errore di valutazione della cartina nelle fasi iniziali del percorso. Da copione gli esiti delle categorie giovanili e seniores, con una citazione di particolare merito per il dodicenne Giulio Romagna (Gold Savosa), impostosi nella classe di età superiore dei quattordicenni.
La seconda giornata in Valle di Muggio ha proposto ai 350 concorrenti una serie di sprint veloci dapprima nel nucleo di Muggio, poi in quello di Cabbio, per terminare nelle scalinate e nelle piazzette del paese di Bruzella. In questo contesto, il ritmo di corsa dei migliori élite è stato impressionante: il vincitore Tobia Pezzati ha saputo coordinare al meglio la velocità di falcata con la lettura immediata della cartina in scala 1:3’000, ma non da meno stavolta è stato Manuele Ren, che gli ha concesso solo 41 secondi, nel transito dai 48 punti di controllo posati dai tracciatori. In pratica, meno di un secondo a punto. Buono anche il crono di Feliciano Pawlowski (O-92 Piano di Magadino), terzo con un ritardo di 3’45’’ sul vincitore. La gara femminile è stata altrettanto tirata, con la Bachmann in netto recupero rispetto alla prova di Rovio, andata a impensierire seriamente la vincitrice Elena Pezzati (Scom Mendrisio), dalla quale la separano solo 11 secondi. Fuori subito dai giochi, per aver mancato di punzonare il quinto punto di controllo del tracciato Dal, Noemi Cerny, sicché al terzo rango è avanzata la specialista e nazionale rossocrociata di bike O, Arianna Arpagaus (C.O. Aget Lugano), che fa registrare un distacco di 10’ sulle battistrada.
Come successo alla Cerny, anche nelle categorie giovanili e seniores lo stress di dover scegliere in fretta l’itinerario corretto nelle strettoie dei paesi ha causato diversi errori di punzonatura. Così sono usciti anche gli esperti Michele Ren (Asco Lugano) negli H40, Stefano Maddalena (O-92 Piano di Magadino) negli H50, Giulio Romagna (Gold Savosa) negli H14, Giovanni Gattoni (C.O. Aget Lugano) negli H18, Kim Vassalli (Gold Savosa) nelle D14, Carla Bolis (O-92 Piano di Magadino) nelle D60.
Le classifiche complete con i tempi intermedi si trovano su www.swiss-orienteering.ch, mentre su www.asti-ticino.ch sono pubblicati i percorsi delle varie categorie.