Nelle qualificazioni alla Coppa del mondo i ragazzi di Papatheodorou stavolta s'arrendono alla Macedonia del Nord. Decisive le imprecisioni dai tre punti
Seconda sconfitta per la Svizzera nelle prequalificazioni alla Coppa del mondo. Stavolta gli uomini di Ilias Papatheodorou si sono dovuti arredere sul 67-61 nella sfida con la Macedonia del Nord, a Skopje, in una partita in cui – in verità – i rossocrociati non hanno mai dato la sensazione di riuscire a far dubitare i macedoni, tanto da non essere mai riusciti a condurre nel punteggio in tutti e quaranta i minuti di gioco.
Nonostante i suoi 15 punti, Jonathan Kazadi stavolta non è riuscito a trascinare i compagni: a fare la differenza sono stati soprattutto i tiri dalla distanza, con la Svizzera che ha trasformato solo quattro dei suoi 19 tentativi da tre punti, mentre i macedoni hanno chiuso con un un otto su 21.
Sul loro cammino, ora gli elvetici hanno un'unica possibilità per riuscire ancora a cavarsela, e sarà già domani sera contro la Slovacchia. Già sconfitti dallo stesso avversario venerdì, i ragazzi di Papatheodorou hanno un conto in sospeso, ma mentre proveranno a prendersi la loro rivincita dovranno farlo tenendo a mente il divario della prima partita (finita 64-56 per gli slovacchi, appunto), siccome in caso di perfetta parità in classifica il criterio decisivo potrebbe essere quello della differenza canestri.