La Nazionale del neo coach Papatheodorou è impegnata contro Macedonia del Nord e Slovacchia in un torneo di pre-qualificazione
Obiettivo Mondiali 2023. La Nazionale svizzera è giunta ieri a Skopje per la disputa di un mini-torneo per-qualificativo in vista della Coppa del mondo. Affronterà giovedì i padroni di casa della Macedonia del Nord e, in seguito, la Slovacchia. Due partite che si disputeranno in bolla, senza la presenza di spettatori e che segnano l'apertura del cammino verso un'edizione dei Mondiali prevista in Indonesia, Giappone e Filippine.
La Nazionale diretta da Ilias Papatheodorou arriva all'appuntamento con le batterie cariche dopo la disputa di quattro partite amichevoli (3 contro il Portogallo e una contro l'Angola), dalle quali è uscita vincitrice a due riprese. I risultati, è ovvio, hanno poco valore, ma la Svizzera ha ribadito di saper essere competitiva con avversari della sua caratura.
E le due compagini che gli elvetici affronteranno a Skopje sono effettivamente alla loro portata. La Svizzera occupa il 61º posto nelle gerarchie della Fiba, mentre la Macedonia del Nord si trova al 52º rango e la Slovacchia al 63º... «Abbiamo già affrontato queste due squadre, con esisti sempre molto serrati – afferma il friborghese Arnaud Cotture –. Contro di loro abbiamo sia vinto, sua perso. Dovremo dimostrare di essere capaci di imporci anche fuori dalla Svizzera, come avevamo fatto contro la Serbia».
Proprio quel successo, ottenuto contro una delle nazioni faro del movimento cestistico internazionale, deve servire da sprone per i rossocrociati. A Skopje, il programma sarà piuttosto impegnativo. Gli elvetici scenderanno in campo una prima volta giovedì e venerdì, per poi affrontare gli incontri “di ritorno” lunedì e martedì... «Si tratterà di gestire al meglio il recupero tra una gara e l'altra – continua Cotture –. È per questo motivo che abbiamo disputato le nostre amichevoli di preparazione seguendo lo stesso schema, in modo da capire ciò che ci aspetta in Macedonia del Nord».
Con il nuovo allenatore Papatheodorou, la Svizzera spera di riuscire a sedersi alla tavola dei grandi. Il 46.enne greco, in passato alla guida di Paok Salonicco e Aek Atene, ha le idee chiare, ma per il momento non stravolgerà nulla... «Mette l'accento sui dettagli – conferma Cotture –. È un tecnico che ha dei principi di gioco molto precisi, in particolare sul pick'n'roll. L'atteggiamento difensivo è leggermente diverso rispetto agli anni scorsi, ma cerca di imporre soprattutto una filosofia aggressiva. Nel gioco di Papatheodorou si percepisce lo spirito greco. La nostra forza è rappresentata dalla capacità di adattamento e dalla solidità del gruppo. Se dovessi fare un paragone, direi che siamo come la Nazionale di calcio di 30 o 40 anni fa: siamo qui per accumulare esperienza da trasmettere alle future generazioni», conclude Cotture.