Il 21enne locarnese al primo anno tra gli U23 ha subito centrato la qualificazione alla rassegna iridata, in programma a Edmonton dal 17 al 22 agosto.
Pronti, via, Mondiali. Non ha perso tempo Sasha Caterina, 21enne locarnese che al primo anno tra gli under 23 ha subito centrato nella sua nuova categoria la qualificazione alla rassegna iridata, in programma a Edmonton dal 17 al 22 agosto. Una selezione da parte di Swiss Triathlon che rappresenta già un exploit per l'atleta del TriUnion – progetto voluto dal Triathlon Team Ticino e dal Team Triathlon Capriasca per promuovere la disciplina attraverso un concetto di formazione giovanile dai più piccoli fino agli élite –, che ha mosso i primi passi nel mondo del triathlon ormai 10 anni or sono e oggi è indiscutibilmente l’emblema di tutto il movimento ticinese.
Reduce da due mesi (giugno e luglio) intensi nei quali ha gareggiato in tre tappe di Coppa Europa in Polonia, Ungheria e Turchia, in una di Coppa del mondo in Portogallo e partecipato ai Campionati europei U23 a Kitzbühel dove ha ottenuto uno splendido dodicesimo rango, Caterina ha staccato a pieni voti il biglietto per i Mondiali assieme a un altro rappresentate elvetico, Simon Weistermann del Tg Hütten. Sullo slancio dei quattro mesi svolti nell'esercito svizzero da novembre a marzo quale sportivo d’élite, che gli hanno permesso di concentrarsi e dedicarsi totalmente alla sua disciplina anche al Centro Nazionale di Tenero, il ticinese ha deciso – assieme al suo allenatore – di continuare la sua preparazione focalizzandosi al cento per cento sullo sport anche una volta chiusa la parentesi in grigioverde, affrontando così settimane di allenamento molto vicine a quelle di un impegno professionale, con fino a 30 ore di lavoro ripartite nelle tre discipline (nuoto, bici e corsa).
Una soluzione rivelatasi vincente per il muratore locarnese, ma possibile grazie alla comprensione del suo datore di lavoro (la ditta De Bortoli di Losone) e anche alla collaborazione con la Nuoto Sport Locarno (su sei allenamenti settimanali, due li ha svolti con il gruppo guidato da Luca Marin). Consapevole che a livello internazionale l’impegno e la costanza sono ancora più fondamentali e che non si può lasciare nulla al caso, Caterina ha cosi macinato chilometri nelle tre discipline con una media settimanale di 25 km a nuoto, 60-70 a corsa e oltre 300 in bicicletta. I risultati come detto non si sono fatti attendere, con una progressione continua al punto che in un test organizzato da Swiss Triathlon nel mese di marzo sugli 800 m stile libero ha realizzato un tempo che lo avrebbe piazzato al sesto rango della disciplina ai Campionati svizzeri assoluti di nuoto, in una gara nella quale era presente un certo Noè Ponti.
Il ragazzo di Locarno è partito venerdì per il Canada, in modo da avere un periodo di adattamento relativamente lungo dopo il lungo viaggio e un fuso orario di nove ore da "assorbire". Da considerare anche che per volere delle autorità canadesi tutti gli atleti al loro arrivo devono osservare tre giorni di quarantena senza poter uscire dalla propria camera d’albergo, fattore questo che dovrà essere inglobato nella preparazione alla gara con accorgimenti e lavori alternativi di condizione fisica a secco, in modo da non perdere lo stato di forma acquisito. E proprio la buona condizione con cui Caterina arriva alla rassegna iridata, unita alle sue due partecipazioni ai Campionati del mondo Junior nel 2018 sulla Gold Coast (13°) e nel 2019 a Losanna (19°), gli permettono di ambire a qualcosa di più che un ruolo da semplice comparsa.