CICLISMO

Numero di Bernal, nuova maglia rosa del Giro

Il colombiano vince sullo sterrato di Campo Felice e strappa l'insegna del primato all'ungherese Valter adesso quarto nella generale

16 maggio 2021
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Egan Bernal è il nuovo re del Giro d'Italia. Il colombiano ha colto il suo primo successo nella corsa rosa, con un finale maestoso sul traguardo di Campo Felice, al culmine di una salita finale che proponeva gli ultimi 1500 metri in sterrato. Ed è proprio lì che il capitano della Ineos ha fatto la differenza. Dopo il grande lavoro della squadra, che ha tenuto alto il ritmo per chiudere sugli ultimi due superstiti della fuga di giornata (il francese Bouchard e l'olandese Bouwman), Bernal ha aperto il gas quando l'asfalto ha lasciato il posto a terra e ghiaia. Le pendenze hanno ovviamente favorito il sudamericano, in quanto la strada ha subito proposto percentuali tra il 10 e il 16%. Proprio sulle rampe più cattive Bernal ha fatto la differenza, dapprima trascinandosi dietro il solo Ciccone, poi in solitaria per superare a doppia velocità i due fuggitivi e involarsi verso la maglia rosa. In classifica generale accusava 5” di ritardo nei confronti del belga Remco Evenepoel, il quale sul tratto di sterrato ha pagato qualcosa. Alla fine, i secondi guadagnati non sono stati moltissimi (7” su Ciccone, 10” su Evenepoel, mezzo minuto su Nibali e 50” sul Valter), ma abbinati agli abbuoni sono stati sufficienti a conquistare l'insegna del primato e, soprattutto, a dare a tutti gli avversari un segnale fortissimo su quella che è la condizione fisica del favorito numero uno... «Sto vivendo tante emozioni – ha affermato il vincitore del Tour de Suisse 2019 –. Dopo il Tour de France dello scorso anno ho dovuto lavorare molto per tornare su questi livelli, sono davvero contento e ho gli occhi lucidi per la commozione».

Negli ultimi 500 metri, Bernal ha fatto un vero e proprio numero e ha spinto fino all'ultimo metro, segno che l'obiettivo era proprio la maglia rosa... «Già da qualche giorno la stavamo cercando. Oggi, a dire il vero, non mi sentivo particolarmente sicuro e la squadra ha avuto fiducia in me più di quanta ne avessi io stesso. Mi hanno detto chiaramente “dai che ce la fai”, per cui questa vittoria è più loro che mia».

In classifica generale Bernal precede Evenepoel di 15”, con il russo Vlasov (che ha provato l'allungo proprio prima dello scatto del colombiano) a 21”. Attila Valter, che nei momenti più concitati dell'ultima salita è stato aiutato dal compagno di squadra Matteo Badilatti, non è andato alla deriva e si ritrova in quarta posizione con un ritardo di 43”.

Da segnalare il ritiro di Matej Mohoric. In discesa lo sloveno è stato vittima di una caduta paurosa che lo ha visto finire sull'asfalto dopo un salto mortale e atterraggio sul collo. È stato trasportato all'ospedale, è sempre rimasto cosciente, ma quasi certamente dovrà fermarsi per una commozione cerebrale.

Lunedì ultima tappa prima del giorno di riposo. Tra L'Aquila e Foligno (139 km) a dettare legge dovrebbero essere i velocisti.