Nuoto

A Budapest occhi puntati su Desplanches. Ma non solo

Ambizioni da podio pure Noè Ponti e Maria Ugolkova agli Europei che vanno in scena nella capitale ungherese. Ultima chiamata per Tokyo

Il ginevrino punta in alto (Keystone)
14 maggio 2021
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Detentore del titolo nei 200 m misti dal 2018, Jérémy Desplanches non è l'unica speranza di una medaglia svizzera agli Europei di Budapest sulle cui gare in vasca si alzerà il sipario lunedì. In odor di podio ci sono infatti pure Maria Ugolkova e, soprattutto, il nostro Noè Ponti.

È vero che l'appuntamento continentale nella capitale ungherese per Desplanches rappresentano una semplice tappa sulla strada che porta alle Olimpiadi di Tokyo, la meta finale del suo cammino, ma a Budapest il 26enne ginevrino si presenta in vasca con tutto l'interesse per brillare, cercando di lasciare il segno e fare il pieno di fiducia, visto che da inizio pandemia gli sono venuti a mancare i punti di riferimento. E il lungo (192 cm di altezza) biondo ha tutte le carte in regola per riuscirci. Il suo 1'57"50 fatto segnare in marzo lo colloca infatti al terzo posto della gerarchia europea del 2021, sebbene lontano dal suo primato nazionale (1'56"56) e soprattutto dal britannico Scott Duncan (1'55"90 quest'anno). Il vicecampione mondiale del 2019 è però sempre stato capace di superarsi in occasione dei grandi eventi, per cui anche a Budapest è lecito attendersi grandi cose da lui.

Un nuovo ruolo per Noè

A 19 anni, Noè Ponti scoprirà dal canto suo la pressione che grava sulle spalle di un outsider in un grande evento assoluto. Ambizioso ma prudente, il ticinese è consapevole del suo potenziale, come pure di quello dei rivali piu esperti con cui sarà confrontato in vasca. L'impresa, ad ogni buon conto, è alla portata di colui che, non va dimenticato, due anni fa aveva saputo mettersi al collo l'oro nei 50 m delfino agli Europei giovanili.

Medaglia di bronzo a Glasgow nei 200 m misti, Maria Ugolkova, come Ponti, figura all'ottavo posto nella gerarchia europea assoluta di quest'anno nella sua disciplina prediletta. Ma se saprà nuotare come in occasione del suo primato svizzero (2'10"72, stabilito ai Mondiali del 2019), il podio di Budapest è alla sua portata.

Altri nuotatori battenti bandiera rossocrociata possono però sperare di brillare in quel di Budapest. Fra questi c'è in particolare il ventenne Roman Mityukov, decimo miglior europeo dell'anno nei 200 m dorso con 1'57''39. In pieno progresso, il ginevrino punterà a una finale sulla sua distanza preferita. Le altre speranze della delegazione elvetica in Ungheria ripongono in Antonio Djakovic (200 m stile libero), Nina Kost (50 m dorso), Lisa Mamié (100 e 200 m rana) e Yannick Käser, tutti atleti con le carte in regola per puntare a una finale. E sogna ancora più in grande (il gradino più alto del podio) la staffetta 4 x 200 m stile libero maschile (Djakovic, Mityukov, Ponti e Nils Liess).

Gli Europei di Budapest rappresentano fra l'altro l'ultima occasione per validare il biglietto per i Giochi di Tokyo, per i quali sei atleti svizzeri (Desplanches, Djakovic, Mityukov, Ponti, Mamié e Ugolkova) hanno già il loro ticket in mano. Nina Kost, Nils Liess e Thierry Bollin sono i maggiori indiziati per seguire le loro orme, secondo il capo dello sport d'élite Markus Buck.

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