Ai Campionati svizzeri, il ticinese chiude a soli 12 centesimi dal record nazionale la gara dei 200 delfino
 Una quasi una ritrovata normalità quella presentatasi ai partecipanti dei Campionati svizzeri in vasca corta di Sion. E ciò nonostante le barriere protettive che delimitavano in settori rettangolari lo spazio adibito alle squadre, l’assenza di pubblico, i pochi nuotatori ammessi all’interno della piscina e l’impossibilità da parte degli atleti di seguire con cori e canti le gesta dei propri compagni a bordo vasca. Rigide misure di sicurezza necessarie per permettere lo svolgimento della manifestazione, rispettate – come messo in evidenza da Swiss Aquatics – in maniera ragguardevole da atleti, allenatori e volontari presenti all’evento. Un plauso va dunque a un'organizzazione del resto impeccabile nel presentare il suo concetto di protezione senza cui, altrimenti, il nuoto svizzero avrebbe dovuto rinunciare all’appuntamento clou della stagione invernale. Chiaro, qualche inconveniente c’è stato, dovuto forse alla sin troppa fiscalità espressa da qualche giudice. Ma d’altronde, in un momento come questo, staff e atleti sono riusciti a chiudere più di un occhio a riguardo e indossare una mascherina pure quando, ancora bagnati, si è in manco d’ossigeno per lo sforzo profuso in acqua.
Tornando al dato sportivo, la manifestazione – nonostante le assenze del tifo e di molti atleti della nazionale rossocrociata (Ugolkova, Touretski e Désplanches su tutti) – è stata molto vivace, almeno sportivamente parlando. Una volta scesi in vasca, gli sfidanti non hanno certamente pensato molto alle regole del distanziamento sociale, ingaggiando diversi duelli spalla contro spalla lungo le corsie. Tra questi, di grande effetto è stato quello tra Nils Liess e Antonio Djakovic, che ha visto il ginevrino imporsi nei 100, 200 e 400 sl con due nuovi primati del campionato (1'45"37 e 3'43"77), con lo zurighese classe 2002 che è apparso poco brillante e lontano dai suoi migliori tempi. Come ogni anno, le gare di Noé Ponti sono seguite con grande attenzione; alla Piscine Couverte de l’Ancien Stand una particolare suspense si è creata attorno ai suoi 200 delfino quando, per la quasi totalità della gara, è stato al ritmo del primato svizzero di Désplanches, per poi concludere a soli 12 centesimi dal record, ma limando il miglior tempo del campionato in 1'54"05 (miglior prestazione maschile del campionato), come fatto anche nei 100, vinti in 50"98 – a 17 centesimi dal suo primato nazionale fatto segnare lo scorso anno a Glasgow – e nei 200 misti, in 1'55"83. Ha dimostrato un grande stato di forma anche l’ondina della Limmat Sharks Zurigo Lisa Mamié, incontrastata anche quest’anno nella rana: suoi i 50, 100 e 200 rana con i tempi di 30"78, 1'06"14 e 2'21"29, quest’ultimo che è attualmente il quarto miglior crono europeo della stagione e la miglior prova femminile a punti del campionato. Ottime nuove dunque dagli atleti di punta della selezione rossocrociata, che hanno dimostrato di essere sulla strada giusta verso i prossimi, si spera, giochi olimpici di Tokyo. Â
Sarà un campionato da ricordare per Benjamin Pfeiffer (2003, A-Club Savosa), il quale anche a Sion ha dimostrato il suo ottimo progresso nelle prove del dorso: fresco di primato ticinese nei 50 dorso (26"73 nuotato a Tenero in vasca lunga), ha ottenuto la sua prima medaglia in un Campionato svizzero a assoluto classificandosi terzo nella prova veloce del dorso in 25"02, un bottino arricchito da due ottimi quarti posti nei 100 e 200 della stessa disciplina.