CICLISMO

Vuelta, neve e Virus sulle strade della maglia rossa

Domani scatta l'edizione numero 75 di un Giro di Spagna che si prospetta ricca di incognite. Grischa Niermann: 'La settimana decisiva, per me, sarà la prima'

Immaginatelo senza pubblico e nella neve (Keystone)
19 ottobre 2020
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C'è una doppia minaccia sulle strade della Vuelta, che trasformerà in una corsa a ostacoli il cammino di chi aspira a indossare la maglia rossa. A cominciare dallo sloveno Primoz Roglic, il grande battuto del Tour che domani si lancia a Irun, nei Paesi Baschi, con i numeri del favorito. In Spagna ad allarmare è soprattutto la situazione del Virus – e pur se alla partenza della Vuelta nessun ciclista ha 'bocciato' il test del tampone, nello staff di Bahrain-McLaren e Sunweb sono già due i casi casi positivi –, specialmente considerando che la gara si concludera l'8 novembre a Madrid, città in affanno che rischia di dover chiudere tutto per un lockdown, quantomeno parziale. Alla situazione sanitaria incerta bisogna poi aggiungere l'incognita della meteo, in una corsa abituata a ben altre temperature rispetto a quelle di fine ottobre. Con il Tourmalet che, dall'alto dei suoi 2115 metri sul livello del mare, teatro dell'arrivo della sesta tappa domenica e primo momento topico di questa Vuelta, è già sommerso di neve.

Quanto all'aspetto meramente sportivo, a immagine di Grischa Niermann, il direttore sportivo della Jumbo Visma, per alcuni degli addetti ai lavori la fase decisiva della corsa iberica sarà già nella prima settimana. Basti dire che domani, in apertura, la prima tappa nei Paesi Baschi proporrà un'epilogo di cinque chilometri al 7,7% di pendenza media. «Le prime tre frazioni sono montagnose – spiega Niermann –, quindi bisognerà partire subito forte. Poi c'è la sesta, che a mio parere sarà la tappa regina, con il suo arrivo sul Tourmalet. Di conseguenza, per me la settimana decisiva sarà subito quella d'apertura».

Tra i prostagonisti attesi dell'edizione numero settantacinque ci sono anche cinque svizzeri, ovvero Mathias Frank (Ag2r La Mondiale), Reto Hollenstein e Matteo Badilatti (entrambi del team Israel Start-Up Nation), Enrico Gasparotto e Gino Mäder (Ntt). Mathias Frank non avrà certamente dimenticato il suo successo di quattro anni fa, quando con la maglia dell'ormai scomparsa squadra svizzera Iam era stato l'ultimo rossocrociato a imporsi sulle strade di Spagna, nella diciassettesima tappa che si concludeva a Llucena, a un centinaio di chilometri da Valencia.