Atletica

Decima edizione, la solita emozione: 'Che serata!'

Del Ponte: 'Ho battuto la Schippers'. Petrucciani: 'Che sensazione correre accanto a Van Niekerk'. Gli organizzatori: 'Che fatica, ma ne è valsa la pena'

15 settembre 2020
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Era la sua gara, era la più attesa e la sua vittoria, che il pubblico del Comunale aspettava, è puntualmente arrivata. Ajla Del Ponte si è imposta nei 100 metri della decima edizione del Galà dei Castelli con il tempo di 11’’18 davanti a Kristal Awuah e Amy Hunt. Un risultato, quello dell'atleta valmaggese, cercato e voluto fortemente fin dalle falcate iniziali. «Dal primo passo non volevo più vedere nessuno, e ci sono riuscita - commenta Ajla al termine della sua prova -. Posso ritenermi estremamente soddisfatta, soprattutto perché ho avuto la capacità di rimanere lucida. Ho ricevuto una carica fortissima dal pubblico e questo mi ha aiutato». Una gara di alto livello, resa possibile anche dalla presenza di nomi altisonanti. «Ho saputo solo ieri che Dafne Schippers avrebbe corso i 100 e non i 200. Senza di lei sarebbe stato diverso, mi sarei sentita più 'sola'. Invece, dato che lei mi aveva battuto nelle ultime due gare, stasera ero ancora più determinata a prendermi la rivincita in casa».  

Ottima prova anche per l'altro beniamino del Comunale, Ricky Petrucciani, capace di far registrare il proprio miglior tempo nei 400 metri, percorsi in 46’’15 e chiusi in quarta posizione. «Sono molto contento della mia prova, considerando anche la concorrenza con cui mi sono dovuto misurare - afferma lo sprinter onsernonese -. Sono davvero felice di aver centrato di nuovo il mio record personale qui a Bellinzona. Gli spettatori si sono dimostrati ancora una volta determinanti, soprattutto nell'ultimo rettilineo».

Competere con un recordman a livello mondiale come Wayde Van Niekerk rappresenta un'ottima opportunità di crescita. «A un certo punto l'ho superato e dopo venti metri l'ho visto sfrecciare come un fulmine. Gareggiare contro questi atleti fa capire quanto manchi ancora per giungere al loro livello, anche se mi sento molto più vicino rispetto all'anno scorso. Mi auguro, lavorando, di riuscire ad arrivare sullo stesso piano». Prossimo impegno per Petrucciani i Campionati svizzeri di staffetta in programma per domenica.

Alessandro Lafranchi: 'Raggiunto il top e ci sono le premesse per mantenerlo'

«Siamo contentissimi, è stato uno sforzo enorme ma la soddisfazione è ancora più grande». Sì, il Galà dei Castelli ce l'ha fatta, grazie all'encomiabile lavoro del presidente del comitato organizzatore Alessandro Lafranchi e di tutto il suo team (compresi i circa 150 volontari impegnati allo stadio Comunale), la decima edizione della manifestazione si è rivelata l'ennesima serata di grande atletica all'ombra dei castelli, con tanti saluti al Covid che è solo riuscito a rallentarne la corsa (inizialmente il meeting era in programma lo scorso 25 maggio), ma non a frenarla.

«Quando a maggio abbiamo deciso di rinviarlo e provare a organizzarlo comunque invece che annullarlo come hanno fatto tanti altri meeting, non ci rendevamo bene conto di cosa ci aspettava – prosegue Lafranchi –. Abbiamo dovuto parlare con il Cantone e il Comune di Bellinzona, elaborare il protocollo di protezione, dividere lo stadio in settori, decidere a chi e come distribuire i biglietti e molto altro. Sono tutte cose che prendono tempo ed energie e che si sono sommate alle "solite" incombenze. Però come detto ne è valsa la pena, anche grazie all'eccezionale lavoro di tutti i volontari è stata davvero una bella serata, con grandi risultati e tante emozioni».

A proposito di emozioni, in dieci anni di Galà (la prima edizione nel 2011) il presidente "decano" ne ha vissute parecchie... «Quella più forte me l'ha regalata il 9"97 di Asafa Powell nel 2015, ma ricordo anche la partecipazione di Kemboi nei 3'000 siepi o ancora Lolo Jones nei primi anni e tutti gli altri campioni come la stessa Schippers. Così come è sempre un'emozione particolare ammirare i migliori atleti rossocrociati e i nostri ticinesi, cresciuti costantemente, proprio come il meeting».

Una crescita che ha portato l'appuntamento bellinzonese a un livello tale che alzare ancora l'asticella è quasi impossibile... «Con il budget attuale siamo arrivati al top, più di così è davvero difficile fare. Lo step successivo sarebbe assumere delle figure professionali e professioniste, quindi pagate (a differenza di quanto avviene ora per l'intero comitato, ndr) per occuparsi dell'organizzazione, ma per farlo abbiamo bisogno di un ulteriore innesto di capitali. In ogni caso siamo orgogliosi del livello raggiunto e sarebbe già bello riuscire a mantenerlo, magari – ma le premesse ci sono tutte – per altri dieci anni».