I dubbi del britannico dell'Uae sul Tour de France senza pubblico, dopo il divieto di assembramenti deciso dal governo francese sino a fine agosto
C'è un dubbio che attanaglia Chris Froome: può esistere davvero un Tour senza pubblico? «Di certo non ci saranno le abituali scene in cui noi ciclisti pedaliamo tra due ali di folla. Forse è questa la versione della corsa che avremo quest'anno, non so» dice il britannico dell'Uae, quattro volte vincitore della Grande Boucle, in un colloquio con l'ex campione inglese di cricket Kevin Pietersen, andato in onda sul web. Dubbio legato alla decisione del governo francese, che vieta gli assembramenti sino a fine agosto, mentre il Tour (che era già stato spostato di due mesi rispetto al calendario) dovrebbe aver luogo tra il 29 agosto e il 20 settembre.Â
«In teoria, la corsa può aver luogo - continua Froome -, ma la vera domanda è: riusciranno gli organizzatori a evitare quegli assembramenti? Come faranno a impedire alla gente di uscire sulle strade? Credo che siano questi i principali interrogativi».